Per le vie del quartiere Corvo, Catanzaro.
DOPO AVERE FATTO IL SOPRALLUOGO.
Ho soddisfatto la mia voglia di conoscenza. Finalmente, dopo
alcuni giorni, ho potuto vedere da vicino cosa stesse succedendo nei pressi
della costruenda stazione della metropolitana di superficie del quartiere
corvo.
Da lontano avevo visto un convoglio giallo con locomotore e
relativi carrelli carichi di pietrisco. Il classico mezzo industriale usato per
le manutenzioni ferroviarie. Ma lì ancora i binari, che io sappia, non sono stati
posati. Quindi, muovo i passi in quella direzione.
La curiosità, non fine a sé stessa, spinge a scoprire in senso civico le azioni dell’amministrazione comunale a favore del quartiere.
L’inizio non è male: già nei pressi della scuola elementare,
su viale Isonzo, una squadra di operai lavora per modificare il tracciato. Eliminate
le immissioni dal quartiere a fianco del palasport sul viale, gli operai, dopo
avere demolito i cordoli in cemento spartitraffico, puliscono dal pietrisco
residuo il tracciato e depositano i pannelli dissuasori per delimitare la circonferenza
della rotatoria adiacente al pontile sulla fiumarella che porta alla stazione.
L’attraverso. Il tracciato della pista ciclabile interna
lascia intendere il percorso. Più avanti, attorno alla stazione c’è fermento. Camion
e ruspe al lavoro, e operai in tuta. Geometri, osservatori, e qualche curioso
come me che ha interrotto
momentaneamente la passeggiata podistica quotidiana per soddisfare la necessità
di apprendere, oltre al tracciato, la fine dei lavori. Così, tanto per dare una
possibile scadenza e dirsi entusiasti qualora la indovinassero, magari vantando
la perspicacia su uno dei vagoni diretti al policlinico di Germaneto o in
direzione opposta.
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