Energie alternative.
Siamo una società energivora. L’abbiamo costruita lentamente, nel tempo siamo passati dalla candela e dal lume a petrolio all’energia elettrica. Inesorabilmente questa nostra società ci sta stretta. L’inquinamento luminoso non ci fa più osservare le stelle in cielo la notte. Preferiamo città illuminate a giorno grazie anche alle lampade led che consumano meno e illuminano meglio e di più. Ma non ci accontentiamo. Vogliamo di più!
Non ci basta niente. Abbiamo consumato come se le risorse
fossero inesauribili e finito il ciclo del carbone fossile e ritenute le
centrali idroelettriche, di cui la Calabria era ed è capofila nel generare
energia elettrica, antieconomiche, puntiamo alle rinnovabili.
Pannelli solari e pale eoliche! Deturpano l’ambiente e,
siccome chi comanda afferma che con a bellezza non si mangia, i governi
elaborano strategie permissive idonee alla bisogna per le aziende interessate
alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica.
Dopo il deturpamento terrestre, che non basta più, è
arrivato il turno del mare. Le pale eoliche saranno impiantate nel golfo di
Squillace. Questo è previsto dagli accordi anche con la benedizione di legambiente.
“Emergenza climatica, guerre, caro energia, e l’impennata dei prezzi ci obbligano a ripensare subito il nostro sistema energetico, cioè come produciamo e consumiamo energia. -Afferma legambiente-.
La soluzione è a portata di mano: abbandonare le fonti
fossili (gas, carbone e petrolio) il prima possibile a favore delle fonti
rinnovabili che saranno indispensabili per rispettare gli impegni assunti
dall’Italia e diventare un Paese ad emissioni zero nette entro il 2050, meglio
2040. Con eolico e solare, le fonti più promettenti nel nostro Paese,
taglieremo le emissioni di CO2, avremo bollette meno salate e indipendenza
dalle fonti fossili.”
“Ad oggi abbiamo un solo impianto attivo in mare, a Taranto,
e ci sono voluti ben 14 anni per costruirlo. Con gli impianti eolici offshore
ad altissima tecnologia e dall’impatto ambientale ridotto, potremmo produrre
fino a 55.000 Megawattora ogni anno da qui al 2030.
Un’incredibile quantità di energia pulita che se sbloccata
potrebbe consentirci di centrare gli obiettivi climatici del 2030.
Non possiamo aspettare altri 14 anni per produrre energia
sostenibile, bisogna fare in fretta, il pianeta non ha tempo!
Il nostro impegno non si ferma e con la nuova campagna “Il panorama non cambia. Il futuro sì”
vogliamo coinvolgere i territori interessati dalle proposte di nuovi impianti,
per favorire processi costruttivi di confronto e smentire le fake news
sull’eolico off-shore, convinti che solo con un forte e concreto impulso allo
sviluppo delle rinnovabili, potremo garantire la transizione energetica.”
Questo, in sintesi, quanto scrivono i paladini votati a
tutelare l’ambiente e le bellezze paesaggistiche dell’Italia fino a ieri.
Ma v’immaginate delle enormi pale eoliche a qualche km dalle
vasche di Cassiodoro? E le relative ragnatele necessarie all’impianto del parco
eolico marino?
La Calabria s’illumina da sé! Smettiamola con i facili
allarmismi. Consumiamo meno piuttosto, ché non sempre un climatizzatore è
necessario.
Tuteliamo la natura e l’immensa miniera che ci ha regalato,
gratuitamente.
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