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martedì 27 agosto 2024

Servizio sanitario nazionale da rifondare

 


Generalmente non si spara sulla croce rossa e neppure sul servizio sanitario nazionale ma quando è troppo è troppo. La misura è colma non solo per il singolo cittadino ma per l’intera utenza che dovrebbe trovare sollievo e conforto dal personale inserito nelle strutture mediche pubbliche e private ma così non è. Varcata la soglia è come entrare nella bolgia dantesca: lasciate ogni speranza o voi ch'entrate.

Sgarbi. scorrettezze. indicazioni incomplete e fuorvianti. Attese infinite! corse da un piano all'altro.

Ormai è una lamentela comune in tutto il bel paese:

Le liste d’attesa rasentano i tempi di Matusalemme! Prenotare anche a pagamento tramite il cup è quasi un’impresa degna dei migliori contorsionisti delle burocrazie.

Ma evitiamo di girare il coltello nella piaga! Andiamo al sodo!

E chi è costretto da patologie croniche, oltre alla malattia con la quale deve convivere vita natural durante,  deve mettere in conto gli ostacoli burocratici e entrare, pazientissimamente, nell’ordine delle idee possibiliste della taumaturgia umanista. In parole povere: deve pregare la buona sorte ché gli faccia incontrare qualche addetto con ancora un minimo di pietas in corpo. Perché neppure chi pensi possa avere un “occhio di riguardo” dacché l’hai vista crescere. Non un favore! Aspetti dai conoscenti o dalle sfere amicali. No! Ma un po’ d’attenzione, una parola di conforto che ti faccia varcare la soglia degli ambulatori con serenità, almeno quella, sì. Te l’aspetti!

Ecco, umanità! Questo ci vuole! I miracoli li lasciamo all’Eterno visti i limiti terreni della scienza e degli scienziati che governano la sanità in italia e all’estero.



Riprendiamo il filo del discorso:

parliamo delle specialistiche, le visite mirate per dare informazioni scientificamente certe per determinate patologie che hanno diramazioni improbabili per i comuni mortali.

Attese bibliche a parte, solo frequentando le strutture capisci e fai esperienza anche su come muovere i passi nella burocrazia.

Quindi analisi del sangue e urine in specifiche provette (la prima volta in laboratorio analisi l’urina è stata inutile perché in contenitore diverso da quello richiesto) e relative prescrizioni corredate da codici dal medico curante.

Beh, basta visite! 

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