Mangia e stujati u mussu.
Mangia e pulisciti la bocca è un modo di dire antico calabrese che significa fai quello che ti senti di fare e non lo sbandierare ai quattro venti. È il modo più sentito ed elegante quando s'intende fare delle azioni di solidarietà e porgere una mano alle persone meno fortunate. E di persone svantaggiate ce ne sono tante. Nuove e vecchie povertà si amplificano in questo periodo dell'anno, alcuni soffrono per non poter donare alle persone care il sostegno dovuto. Altri si struggono davanti a pubblicità effimere che hanno una durata emotiva inferiore alle fiamme dei fuochi di paglia.
Il paradosso è servito!
La comunicazione massificata suggerisce voluttuosità oggettivamente inutili. Il mercato è saturo di beni e oggetti tecnologici sofosticati destinati a fasce con reddito sostenuto e garantito ma che si concede anche a chi non serve. L'oggetto del desiderio è lì sotto gli occhi di tutti pronto per essere posseduto anche da chi o non ha una forza economica tale da poterlo possedere e la giusta preparazione per poterlo adoperare adeguatamente.
Educazione! È una funzione mancante in questo preciso momento storico.
Le guide, i cosiddetti Maestri di Vita sembrano inesistenti.
E laddove esistono, i saggi osservatori del tempo e dei costumi, assumono posizioni e atteggiamenti intellettualmente sani tali da indurre i demoni dela comunicazione prezzolata e servi della vacuità a soffiare veleno sulle loro parole sagge. L'alito di saggezza è catturato, manipolato e confuso dai mistificatori che sostengono lo status quo di una società destinata a morire, rimodellato e messo alla berlina se non addirittura usato come boomerang appesantito da cattiverie.
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