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sabato 15 luglio 2023

Passato, presente e sacralità del tempo terreno

 

"Catanzaro, stazione tramvia"

Davanti alle novità spesso ci sentiamo spiazzati, forse, inadeguati a fronteggiarle perché ignote, proiettiamo in esse le nostre paure reali e inconsce.

L'ignoto affascina e attrae le menti curiose mentre riempie di terrore gli abitudinari, pigri metodici cultori della routine.

Eppure il cammino dell'uomo è costantemente rivoluzionato dalle scoperte. 

Il vecchio è storia da ricordare. Punto fermo da cui ripartire alla scoperta di nuove esperienze.

Il mondo del lavoro ha subito e accettato rivoluzioni epocali:

La manualità artigianale ha ceduto il passo arrendendosi alla quasi totale sostituzione umana della forza lavoro, impiegata nelle catene di montaggio, alla robotica.

Anche se rimane attuale la domanda:

Il robot sgrava dalla schiavitù del lavoro alienante e eccessivamente usurante donne e uomini? migliora la qualità della vita delle maestranze? Affranca dalle fatiche e eleva la dignità sociale del salario prodotto in parte dalle nuove tecnologie produttive?

In sintesi:

La robotica e la relativa sua introduzione nelle aree produttive ha concesso alla collettività maggiore tempo libero e saputo dividere equamente il benessere sociale derivante dall'uso dell'intelligenza artificiale che tanto angoscia ogniqualvolta scombussola gli ordinamenti precostituiti dei lavoratori?

Alcune categorie che sembravano essere intoccabili iniziano a tremare davanti la recente sfida del software chatgpt.

Interpreti, avvocati, impiegati, creativi e persino gli informatici che hanno costruito l'I.A. sentono di essere in pericolo. L'automatismo del chatbot consente di dialogare e chiedere notizie e nozioni tra le più disparate grazie all'enorme data base a disposizione .

Il contatto umano, la spiegazione dettagliata e personalizzata sono fattori inesistenti. La registrazione di quanto richiesto attinge a dati inconfutabili privi di anima.

È come un tram di ultimissima generazione, veloce più della luce, insonorizzato che copre un'infinità di chilometri in pochi secondi senza però lasciare godere ai fruitori seduti nel suo interno le bellezze paesaggistiche che attraversano nei pochi attimi trascorsi in chat fino al raggiungimento della meta.


"con gli occhi di Mimmo"

Omaggio alla lentezza.

Il tempo lento è sacralità trasformatrice. 

La riflessione derivante dall'osservazione trasla i pensieri immateriali in prodotto artistico. E lo stato di quiete infuso dal pensiero  si fa corpo e bellezza del creato: conseguenza propulsiva del gesto nelle menti creative.

Intelligenza artificiale e creatività.

Senza arte, creatività e bellezza . Senza chi fa arte e crea in ogni istante a prescindere dalla volontà delle lobby asservite e che da esse traggono i benefici maggiori non avrebbe motivo di continuare a parlare di bellezza senza visioni altre. E la Bellezza del tempo che fu, ammantata di fascino conferisce al Tempo dei singoli l'impulso necessario per continuare a s/correre su cremagliere ferrate e rendere possibili scalate verso alte vette.

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