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domenica 8 gennaio 2023

Creatività, poesia e intelligenza artificiale

 


Impossibile fermare il tempo!

Pensare di poter ostacolare l'avanzata dell'intelligenza artificiale e le infinite possibilità d'influenza nelle variegate sfere delle azioni umane è come tentare di svuotare l'oceano con un secchiello.

D'altronde perché ostacolare la tecnica e le scienze?

Viviamo realtà scientifiche impensabili fino a qualche decennio addietro.

E, coadiuvate dalle applicazioni installate sui terminali divenuti imprescindibili, viviamo esperienze surreali.

L'IA (intelligenza artificiale) spopola nelle rappresentazioni narranti e annienta l'azione degli illustratori grafici, pubblicitari e quanti sono innamorati della figurazione illustrata.

Anche chi non è in grado di tracciare il classico O col bicchiere può realizzare disegni e pitture figurative. Basta dire all'applicazione cosa si vuole vedere illustrato e stampato senza ricorrere alla maestria accumulata da pittori e artigiani.

Gli algoritmi assemblano figure e immagini del web in base alle indicazioni ricevute. Si può, ad esempio, realizzare un quadro alla maniera di Van Gogh, rivisitare la Gioconda o avere una copia perfetta del Donatello con una stampante 3d. E stampare su tela una presunta “opera d'arte” che ci raffigura accanto alla persona amata nello stile pittorico che più piace.

Ma tutto ciò è arte?

Le prime stampe di Daguerre, da cui dagherrotipo, ovvero la prima stampa con procedimento fotografico risalente al 1837 ottenuta elettroliticamente.

L'impressione della lastra di rame di Daguerre, composta da uno strato d'argento reso sensibile alla luce coi vapori di iodio, che, esposta per 10 minuti, riuscì a catturare l'immagine, sconvolse e, per certi aspetti, intimorì le menti innocenti dell'epoca, diede spunti innovativi a quella che fu definita “belle époque”. Il fermento culturale sviluppatosi nell'800 favorì una serie di invenzioni strutturali che modificarono lo stile di vita e negli ambiti e nei flussi produttivi industriali.

Anche i pittori furono incuriositi e catturati dalle innovazioni scientifiche, alcuni, iniziarono a sperimentare la fotografia. Mentre altri, cavalletto in spalla, rivoluzionarono la pittura abolendo l'accademismo e la costruzione in studio. Non più soggetti avvolti d'ombra o fulminati da lampi di luce ma immersi nell'attimo fuggente “en plein air”, soggetti catturati all'aria aperta con pennellate veloci suggerite “dall'impressione del sole nascente” negli occhi degli impressionisti permeati di poesia.

Ecco, la poesia!, poetica dell'essere sensibile, pensiero unico, individuale, che dialoga seguendo canoni impalpabili, quid impossibile da strutturare scientificamente, assoggettarlo e, mercificarne l'humus con gli algoritmi che governano l'i. a. 

"manipolazione digitale 2023" c.d.a

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