Non so voi ma io quando assaporo una pietanza non sto lì ad analizzarne i risvolti terapeutici, le calorie e i benefici che apporta alla chimica del mio laboratorio interno. Penso a quanto sia gustosa e se soddisfa le esigenze organolettiche dei sensi in quel preciso momento.
Se poi è utile, come recita buona parte di letteratura nutrizionista, nei casi di stipsi, stanchezza, spossatezza, dolori muscolari, nausea e problemi digestivi corroborata da studi scientifici, ancora meglio!
Considerato che gli elementi, come nella pietanza che ho appena finito di degustare, a base di nero di seppia, non solo contiene un’alta percentuale di melanina, responsabile della pigmentazione di pelle e capelli, ma è ricca anche di molte altre sostanze che apportano beneficio all'organismo tanto da essere utilizzato per alleviare diverse patologie, non può fare altre che rallegrarmi.
I nutrizionisti sostengono che il nero di seppia contiene proteine, lipidi, minerali (soprattutto ferro) e l’amminoacido taurina, ricco anche di dopamina, un neurotrasmettitore che associa stati mentali positivi in chi li assume. Insomma, il nero di seppia è un nutriente che ha un considerevole valore terapeutico e stimola una notevole attività antibatterica contro diversi agenti patogeni resistenti agli antibiotici, come Escherichia coli, Staphylococcus epidermidis e Pseudomonas aeruginosa.
Navigando nel web apprendo pure che tra le altre qualità svolge un'azione radio protettiva e può arginare la crescita dei tumori, affermandosi come un buon antitumorale naturale, con un potere inibitorio sulla riproduzione dei globuli bianchi, test condotto sui topi da laboratorio.
Che vogliamo di più? I soldi per poter fare la spesa!