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lunedì 7 febbraio 2022

Mani forgiate dall'amore della terra

 


Nicchi nicchi nacchi mammà tua t'accatta i vacchi papà tua a masseria ricca ricca a figghja mia.

Nella vasta aia attorno alla casa la vecchia donna culla la bambina mentre canticchia una nenia dal sapore antico.

Il capiente cesto intrecciato con vimini e canne è appeso ad un grosso ramo di gelso. Fissata saldamente con corde di ginestra, la spartana culla, soggetta al dondolio ritmato dalla donna è abbraccio sicuro per sonni tranquilli. Nicchi nicchi nacchi … continua a canticchiare l'anziana nonnina che nel frattempo sgrana fagioli.

Il casolare di campagna accoglie una famiglia di stampo patriarcale. Tutt'attorno è un fiorire di natura ben tenuta e coltivata da sapienti mani. La cultura contadina è amore per la terra e le piantagioni disseminate nella campagna circostante testimoniano il lavoro delle generazioni che lì hanno vissuto e tratto sostentamento.

Qualche gallina razzola. Ispeziona col becco il terreno. Cattura qualcosa e se ne ciba.

Il cane, un meticcio peloso, dormicchia ai piedi del gelso. Un belato arriva debole alle orecchie della donna. Bianchina, la capretta che fornisce il latte alla piccola e al resto della famiglia, è al pascolo oltre la collina. Conosce la strada di casa Bianchina e sa quando è l'ora per rientrare.


Sui fornelli della cucina economica in una pentola con acqua le patate finiscono di cuocere. Una giovane sposa entra dalla porta che dà sul cortile. Ha una cesta sulla testa. S'inchina. La solleva di poco e poggia la cesta su un tavolo. Srotola il canovaccio che aveva sistemato a mo' di ciambella sul capo per trasportare la cesta. Lo adagia su una spalla e getta nella ciotola in terracotta le verdure appena colte.

È quasi mezzodì. Al suono del rintocco delle campane tutti smettono il lavoro nei campi e nelle botteghe. Le donne un po' prima. Loro vanno a casa per preparare il pranzo. Una zuppa di fagioli con verdure. Insalata di patate... . Roba nostrana, coltivata con le proprie mani. Mani rugose. Dure. Callose e forti forgiate negli anni dall'esperienza contadina che le hanno rese preziose e impagabili.

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