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lunedì 8 febbraio 2021

Tra nani officianti e ballerine zoppe

Finalmente mi riapproprio dell'account. Google dopo numerosi tentativi d'accesso e rassicurato della bontà identitaria consente l'accesso ai servizi connessi.

Le lunghe pause non sono ammesse. Dovrò far visita più assiduamente. Controllare la posta, leggere attentamente i suggerimenti del team e interagire, tempo permettendo, con quanti inviano mail serie e anche con gli spammatori seriali di pubblicità prezzolati un tanto a click.

Il mondo virtuale è possente quanto la realtà per certi aspetti. Sulle piattaforme vi sono delle notizie che neppure i diretti interessati conoscono. Notizie circostanziate ma totalmente false, fake news come li definiscono i colti del web.

In questo post lascio da parte le analisi sulla bontà e le opportunità perse che questo strumento dà. 

Le polemiche le lascio a chi ha tempo da perdere (vale a dire ai tantissimi conoscitori della psiche umana!, che sono connessi incessantemente e saltano velocemente da una piattaforma social all'altra).

In questi anni, dal 2009 ad oggi; vale a dire da quando ho deciso di dedicare del tempo a questioni un tantino meno effimere che, a mio avviso, avrebbero dovuto farci meditare sulle potenzialità e le incongruenze dell'ovvio, molte cose sono cambiate (in peggio?).

Dal punto di vista sociale verrebbe da dire che si stava meglio quando si stava peggio. E sì! Molte conquiste culturali e sociali sono andate perse. Ma la deriva peggiore è quella a cui ci demandano i leader ottusi. Gli urlatori, quelli che fanno la voce grossa coi deboli e ignoranti e parlano alla pancia dei bisognosi... ecco, questo è uno dei mondi oscuri che mi sarebbe piaciuto illuminare insieme alla bellezza espressa negli interventi e nei post dei collaboratori del team e dei lettori.

Nani e ballerine zoppe non hanno a cuore la bellezza dei tanti; limitano il benessere e lo circoscrivono con muri di cemento affinché ne possano beneficiare  in esclusiva  allegria.

Hanno paura! perciò seminano il terrore e oscurano la cultura. La conoscenza è un'arma che muove verso il bello assoluto e:

La bellezza è in noi. Si manifesta nei modi e nelle forme più congeniali e affini al singolo sentire.

Si può vedere nelle forme che la natura offre. Basta osservare pacatamente le nuvole, un paesaggio incontaminato e anche quello trattato dalle mani dell'uomo per necessità o diletto. Tenendo sempre ben in mente che l'uomo non è infallibile. Le potenzialità umane sono passibili di falle macroscopiche, sottaciute e incomprese al momento e che fanno delle intenzioni, anche le migliori, mere rappresentanze di nobili concetti officiati da nani tesi a rendere omaggio al Tutto e Unico che aleggia nel cosmo delle menti imbrigliate nella materia.

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