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domenica 20 dicembre 2020

bio o ogm tra mutazioni genetiche dei virus e pandemie

Nonostante gli sforzi umani in natura la perfezione non esiste. Il perfettamente bello; il prodotto asettico è possibile solo nelle colture in laboratorio. Diffida delle coltivazioni opulente, belle e accattivanti perché, se è come qualcuno asserisce e cioè che l'occhio vuole la sua parte a tavola, le coltivazioni biologiche crescono e proliferano in compagnia della biodiversità. Nella catena alimentare ogni anello è concatenato armoniosamente a quello successivo.

Le colture dell'orto hanno necessità di essere concimate? Adopera lo stallatico e evita il più possibile il concime chimico perché, è vero che sviluppa e produce di più ma uccide anche gli insetti amici insieme alle larve nocive; altera l'ecosistema e brucia la terra.

Mio nonno diceva: se vedi una bella mela matura raccoglila. È macchiata? La dividi e se c'è il verme lo scarti e mangi la parte sana.

Gli ogiemme? No grazie. Le sperimentazioni sono corredate da incognite. Non sai mai dove finisce il confine tra bene e male e anche se sembra di avere raggiunto lo scopo produttivo non si conosce l'impatto sugli organismi viventi e la mutazione genetica.

A proposito di mutazione genetica:

è notizia recente che Boris Johnson ha dovuto chiudere completamente l'Inghilterra a causa della mutazione del virus covid19 che porta al 70% la contagiosità tra la popolazione. Altro che feste di Natale, economia, cenoni, vacanze, tavolate e quant'altro sembra essere per alcuni la fine del mondo.


L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha fatto sapere di essere in “stretto contatto” con le autorità del Regno Unito dopo la scoperta di una nuova variante mutata del virus del Covid che avrebbe una trasmissibilità molto maggiore, quantificata al 70% in più. Ieri il primo ministro Boris Johnson in conferenza stampa lo ha reso pubblico.
In un tweet l’agenzia Onu scrive di star condividendo le informazioni scientifiche con Londra e di essere impegnata a fornire tutti gli aggiornamenti agli altri stati membri man mano che si apprendono le caratteristiche di questa variante del virus e delle sue implicazioni.

Insomma, da quando il virus ha fatto il salto animale/uomo i danni alle persone e all'intero ecosistema mondiale sembrano non dovere mai finire.

Che dite meditiamo? Riusciamo ancora ad attivare questa semplicissima facoltà?

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