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sabato 31 ottobre 2020

nel caos del web tra spid pin password e diavolerie varie

Capisco che la prudenza non è mai troppa e che nel clima in cui viviamo fatto di furti d'identità e di frodi generali è bene essere prudenti ma così è troppo!

Tra pin, password e spid con annessi nomi utente e concessioni varie per firme digitali la vita sta diventando un gran casino.

E sì perché non bastava la carta d'identità digitale coi suoi puk e pin (che ancora non ho capito a che cazzo servono) visto che poi devi comunque fare la trafila per avere un identificativo da usare per le certificazioni on line.

Strumenti che servono al giorno d'oggi, ma... per esempio:

Come cazzo fa un vecchio rincoglionito ricordare la password e il nome utente per accedere nel portale inps e controllare la sua pensione?

perché dico questo? perché è successo anche a me!

E pensare che c'ero riuscito. Solo che non ho fatto in tempo ad inquadrare il codice quad core e il telefono si è intasato di sms da trascrivere. Non facevo in tempo a scriverne uno che arrivava l'altro perché nel frattempo erano trascorsi i secondi di validità necessari all'autenticazione dell'utente. E allora riprova. Rifai tutta la procedura fino a che i nervi non saltano e sei tentato di sbattere il telefono al muro. Ma ti trattieni. Costa! E i pochi soldi della pensione non ti consentono di scaricare lo stress indotto dalla nuova forma tecnocrate sull'oggetto del contendere che sia telefono o computer.



Ma cari burocrati, legislatori, garanti della privacy un sistema più semplice no vero?

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