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venerdì 14 febbraio 2020

Politica è servizio

Renzi? Salvini? … Conte. E gli altri.


Ho sentito dalla chiara voce del procuratore Nicola Gratteri che Renzi, chiamato da Napolitano per formare il governo, inserì nella lista dei ministri il nome del dott. Gratteri alla giustizia.

All'epoca il presidente Giorgio Napolitano fece un aggiustino alla lista proposta da Renzi e sostituì alla giustizia il pm Gratteri con Orlando.

Ciononostante Renzi interpellò Gratteri e gli chiese un aiutino per cambiare il meccanismo farraginoso che regolamenta il settore della giustizia in Italia.

Renzi era d'accordo col sistema proposto e spiegato ampiamente dal dott. Gratteri. Era d'accordo sulla prescrizione! E su tante altre storture da modificare.
Senza addentrarci nelle sfumature che attengono la disciplina in questione. E tralasciando i ripensamenti, che sono leciti e opportuni a seconda dell'angolazione personale e dei momenti storici, risulta sconcertante la veemenza e i relativi atteggiamenti che adottano certi personaggi pubblici che si dichiarano pro o contro nel momento della rigenerazione e revisione di leggi ritenute strumentali o che si prestano a escamotage di finissimi azzeccagarbugli.

Noi, dal basso della nostra conoscenza, rimaniamo sconcertati da certe affermazioni. Tutti si danno del bugiardo. Negano sempre. Gettano fango a vicenda a seconda del momento e della posizione in cui si trovano nel preciso momento delle decisioni da prendere. Sembra che non ci sia quella sbandierata passione sociale svenduta nelle piazze ma solo ed esclusivamente la volontà di conservare il potere personale conquistato.

È una guerra! Il parlamento e il senato ma anche le piazze fisiche, le televisioni, le piattaforme dei sociali Facebook, Twitter, etc, parteggiano per questo o quello schieramento raramente con la razionalità che ci si aspetta viste le problematiche toccate ma con la pancia, condizionati dalla cultura e dalla posizione ricoperta al momento.

Ma de che stiamo parlando?


1 commento:

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