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giovedì 28 marzo 2019

Pensieri in rete

Se sospendessimo per un attimo i pensieri, nonostante le ambagi e gli affanni quotidiani, il mondo assumerebbe connotati nuovi, positivi.

Il male non lo vediamo. Non esistono brutture e cattiverie. E siamo tutti inclini al bene. Proprio come quando siamo difronte ad un caro estinto, parente, amico o semplice conoscente, tendiamo a parlarne bene. Soffochiamo i ricordi negativi, se anche fosse stato in vita avaro, è stato altruista e sempre propenso ad aiutare il prossimo.



Amante del bello. Cultore di armonie e instancabile ricercatore d'arte. … eppure, per amore di quell'onestà tanto osannata, ma sottaciuta per l'occasione, forse qualcuno osa e sommessamente ci ricorda quanto siamo condizionati dalla materia. Quella materia che ci sostiene e condiziona l'esistenza della maggior parte di noi e che ci fa chiedere un compenso per i servigi prestati anche nel campo poetico delle arti che dovrebbero, se considerate davvero alta espressione della bellezza, vivere di vita propria.

Purtroppo no. Non è così!

La realtà è ben altra. Ed è per questo che i poeti creano mondi virtuali impenetrabili. Realtà incomprensibili per la grettitudine dei pseudo cultori del bello schiavi del profitto soggiogati dalla legge del mercato. E smaniosi di raggiungere successo fama potere.

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