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sabato 15 aprile 2017

Fake, bufale e cattiverie. Rimediamo!

Contro il superficiale dominio dell'ovvio. Dovremmo, per evitare guai seri, impegnarci tutti e approfondire ciò che accade davanti a noi. Analizzare bene e pacatamente le notizie. Tutte le notizie anche quelle di origine istituzionalmente considerate corrette. E perciò attendibili.

Non è la prima volta e non sarà l'ultima che una o più bufale, bugie costruite ad arte o superficiali fake, così diciamo adesso sul web, tanto per scherzare e ammazzare il tempo, rovinino la giornata a persone che non meritano di essere additate.

I personaggi pubblici sono presi di mira con una certa dose di sadismo. Anche i conoscenti o i vicini di casa, odiosi per banalissimi motivi, diventano lo zimbello delle piazze mediatiche. Gli spalatori di fango si nascondono dietro nickname e false identità per non farsi riconoscere.

Le bufale sembra siano diventate il male, il passatempo preferito degli stupidi assurti a rango di opinion leader in una qualche piattaforma mediatica o sui media.

Le notizie succulente non mancano. Ad ogni cervello il suo tarlo.
In politica. Nella cultura. In società ogni attimo è toccato dalla superficiale o attenta cattiveria di chi può “scrivere o divulgare facilmente” notizie pruriginose.

Ovviamente, e superficialmente, le azioni che possono determinare cambiamenti epocali rivolte a interi popoli e nazioni passano in secondo piano.

L'esperimento atomico del nord corea. Gli sceriffi del mondo. Il malessere sociale. Le vecchie e le nuove povertà. Le super bombe sganciate indiscriminatamente ( qualcuno si è chiesto se eliminano davvero i cattivi?). In una parola: i delitti contro l'umanità non sono degni della nostra indignazione. Sarà perché ci hanno dato molti diversivi e un bel giochino che ci fa sentire prime donne?

di sicuro non è colpa della presunta libertà o della democrazia liquida.

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