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martedì 1 novembre 2016

Rinascita

L'ITALIA MIGLIORE.




È nei momenti di sconforto che tiriamo fuori il meglio o il peggio di noi.
Gli eventi imprevisti, specie se drammatici, scoprono il nostro vero volto. Chi è buono/a dentro non si lascia dominare dallo sconforto o dalla rabbia. La positività innata o costruita con autodeterminazione, speranza e tenacia in un futuro migliore impone meticolosità e lavoro per migliorare noi stessi e le coscienze altrui.

Da tempo il territorio italiano è devastato da terremoti e alluvioni. Si sono visti contadini, coltivatori e braccianti, spalare sodo il fango dalle stalle e dai magazzini. Alcuni hanno pianto. Lacrime amare, liberatorie di una situazione frustrante che nulla avrebbero potuto fare per evitarla.
Alcuni hanno lavorato male ponendo ostacoli ai corsi d'acqua e coltivato laddove non era indicato. Altri si sono trovati invasi dai detriti e dal fango loro malgrado.

L'imprevisto non è stato un ostacolo al loro fare. Si sono rimboccati le maniche da subito senza attendere gli aiuti di Stato. Altri, ma questi non sono persone degne del titolo di imprenditori onesti, hanno riso per gli eventi catastrofici e gozzovigliato sulle disgrazie intessendo rapporti per i fondi sulla ricostruzione e messa in sicurezza dei siti colpiti dagli eventi.

I monumenti storici sono collassati. Il terreno in alcuni punti della faglia si è abbassato di 70 centimetri ma
la ricostruzione ci sarà! Dai detriti rinascerà e si conserverà la storia dell'Italia mgliore in quanto a bellezza e tenacia. Umbria, Marche, Lazio continueranno ad essere testimoni di bellezza e cultura.

La cronaca di queste ore porta a conoscenza di misfatti e nobiltà d'animo. Testimonia l'imprenditoria sana, i volontari impegnati in prima persona e quanti lavorano dietro le quinte per alleviare i drammi psicologici e materiali di chi è stato colpito dall'evento.

Fa onore a quanti, visto il clima che induce alla solidarietà ben nota nelle piccole comunità colpite, donano materie di prima necessità agli altri. Commercianti che svuotano gli scaffali dei supermercati devastati dal sisma e li donano ai concittadini senza nulla chiedere in cambio perché adesso è il momento della solidarietà. Oggi è tempo di amore e condivisione. Domani si lavorerà per ricominciare. Ricostruire coi sistemi dettati e imposti dai criteri antisismici a tutela della vita e della bellezza dei nostri paesaggi.

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