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sabato 21 marzo 2015

Pensioni, negate e irraggiungibili

La pensione? Per i sessantenni e per lo stuolo dei non tutelati è diventata un miraggio irraggiungibile.

gli effetti speciali di Boeri e del governo Renzi

La tanto amata e voluta Europa Unita da Prodi, Napolitano e compagni, ha decimato vittime tra i lavoratori dipendenti. Ha tolto le tutele spicciole e quelle importanti come il lavoro e ovviamente la pensione che sarebbe maturata con i versamenti da lavoro nelle casse dello Stato da parte dei lavoratori.

Il meccanismo delle pensioni non è poi tanto complesso. E Tito Boeri, economista, critico con le manovre del prof Monti, oggi presidente dell'INPS, allunga l'età pensionabile, la tende come un elastico e porta la soglia a 66 anni e 7 mesi ed in seguito, vista l'attesa di vita dei cittadini, a 70 anni nel 2019.


Dal suo punto di vista, dato il tenore di vita e dall'assoluta mancanza di preoccupazioni che ha per arrivare a fine mese, il piano non fa una grinza.
Si preoccupano, invece, tutti quei lavoratori che messi alla porta dal sistema imprenditoriale europeo attorno ai cinquant'anni, e sono moltissimi, non riusciranno mai ad essere in sintonia con le leggi Fornero e Boeri.

Per i sessantenni, la dico in metafora, è come tuffarsi in mare per riprendersi il pallone sospinto al largo da un leggero vento di terra. E, quando si è lì lì per acchiapparlo scivola via fino a perdersi all'orizzonte.
A questo punto le opzioni sono:
Proseguire, dare fondo alle ultime energie col fiato sempre più corto e rincorrere una chimera;
Rassegnarsi, arrangiarsi in nero o sottomettersi ai ricatti degli avvoltoi prenditoriali.
Oppure tornare sulla terra ferma e rivendicare il diritto di trascorrere una serena vecchiaia con dignità e godersi l'affetto dei nipoti.

Influirà benevolmente, l'equinozio di ieri, l'allineamento dei pianeti atteso e studiato dagli esoterici, su nuovi piani culturali e sociali europei e mondiali?

O sarà ancora un giocare a nascondino ed a vincere saranno in pochi, i soliti?

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