Contro i pericoli usate la sacra
furbizia. Lo ha detto papa Francesco il giorno
dell'Epifania. E da quel giorno mi frulla in testa. Cerco di capire
cos'è furbizia e cosa tatticismo. Qual'è il mio cammino e quanto
può influire in quello degli altri.
Poi guardo agli accadimenti politici
globali e vedo molte violenze e poche furbizie sacre.
Ad iniziare dal trattato machiavellico
“il Principe”, al quale molti si riferiscono e lo prendono
come vangelo per consacrare dubbie politiche se relazionate alle
possibilità di sussistenza ed evoluzione culturale connaturate
all'evoluzione tecnica e scientifica degli ultimi tempi. In ossequio
ai quali tutti indistintamente potremmo convivere volgendo le singole
attenzioni al bene comune.
Gianni Cuperlo non credo si sia
munito dello scudo della sacra furbizia per superare il populismo del
nuovo segretario Matteo Renzi.
La mia sensazione è, in seguito al suo
dubbio atteggiamento verbale, che voglia creare i presupposti
politici per mettere all'angolo il divo Matteo, incurante delle
congetture e dei tempi cui siamo costretti.
Nell'italicum, la legge che dovrebbe
superare il porcellum di Calderoli, c'è
molto da limare e riscrivere in ossequio alla Carta
Costituzionale in vigore, ma
dopo la scesa in campo del prof. Monti e della sua squadra
di accademici diventa
problematico dare fiducia a chiunque si fregi di titoli altisonanti.
Ecco,
è in questi casi che “la sacra furbizia”
dovrebbe pervadere le coscienze.
Non
cedere a ricatti e neanche usare linguaggi dubbi che riportano alla
mente il politichese di quei parlamentari che staccandosi dal partito
nel quale sono stati eletti vanno a formare ulteriori gruppi
parlamentari con aggravio di spesa pubblica.
Chi
ha veramente a cuore le sorti dei cittadini chiarisce e sviluppa
proposte migliorative in seno alla delegazione politica parlamentare
d'appartenenza.
L'Italia
è una Repubblica fondata sul lavoro! E tutti dobbiamo contribuire
alla sua emancipazione.
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