Antonella Mansi,
insignita dal Presidente Giorgio
Napolitano dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica
Italiana, nonché Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di
Siena, boccia la proposta di Alessandro Profumo di aumentare il
capitale di 3 miliardi per onorare il debito contratto con gli italiani grazie ai Monti bond del Governo dei prof.
“tre miliardi in più perché
dobbiamo renderne 4 ai contribuenti italiani che con l'aumento di
capitale avrebbero preso tre miliardi e 300 milioni di interessi”,
dice Alessandro Profumo.
Per l'ex numero uno di Unicredit la
posizione della Fondazione è paragonabile a quella presa negli anni
passati, quando si è indebitata per difendere il controllo di Rocca
Salimbeni. «La decisione è in linea con quella del 51% che si è
visto si è dimostrata errata. Speravo non fossero fatti ulteriori
errori visto che sono un ottimista di natura«. E se nei mesi scorsi
non c'è stato un gioco di squadra tra Mps e Fondazione, ciò è per
rispetto della legge che impone uguale trattamento per tutti gli
azionisti.
Non ho gli strumenti scientifici per
schierarmi da una parte o dall'altra. Non so se ha ragione la
presidente della fondazione Antonella Mansi oppure il presidente del
cda Mps Profumo.
L'unico dato certo sta nella
spoliazione disastrosa operata dai dirigenti nominati dai partiti col
benestare della fondazione il cui peso grava sui dipendenti.
Sarebbe davvero insopportabile assistere
all'ennesima commedia italiana con galli che s'azzuffano nel
singolare palio dove a vincere non è il popolo ma le strategie del
profitto.
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