©sottotraccia, Mario Iannino 2013 |
Una bella pittura,per alcuni, deve
essere descrittiva, per altri tecnicamente ineccepibile dal punto di
vista cromatico. Non necessariamente figurale ma portatrice sana di
un lirismo museale condensato da innumerevoli stratificazioni
citazioniste.
La preoccupazione di certi pittori,
quindi, non consiste nello studiare, forti dei lasciti dei Maestri del passato, sperimentare nuovi linguaggi adatti alla contemporaneità
e alle problematiche coeve, anzi, le disdegnano perché convinti che
il pittore, l'artista, debba preoccuparsi del mestiere pittorico in
quanto unico strumento di sublime manualità espressiva
Chissà se sapessero che anche Vermeer
fece uso della macchina ottica per realizzare i suoi mini
capolavori.
Intanto le leziosità si perdono! Ed
esse, nel continuum gioco delle visioni sublimate, diseducano le
masse.
Altri ancora portano all'estremo la
creatività, giocando e dissacrando con medium e location.
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