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domenica 28 luglio 2013

Egitto, Turchia, Italia, Europa, pianeta Terra!

Blocco dello scrittore?

No!
E neanche perché in ferie. Se non abbiamo scritto in questi giorni è per un senso di insofferenza mista a noia e svogliatezza davanti ai fatti che quotidianamente accadono invariati nonostante i proclami solennemente strombazzati dalle sedi di partiti, movimenti e associazioni varie, amplificati all'unisono con qualche punta polemica dai media nazionali ed esteri.

Davanti allo sfacelo totale della ragione. Davanti intere nazioni soggiogate dalla forza arrogante del potere economico. Davanti a inciviltà e ignoranza imposta sui deboli servono ancora le parole o poche righe postate sui blog?

Vale davvero la pena di continuare a scrivere, evidenziare le contraddittorietà allo scopo di per mettere in guardia contro i falsi profeti ideologhi di “futuri” rosei o eserciti che invadono con le armi le piazze del dissenso o i campi della “sapientia”?
...
Tranquilli! Non è questo il mio compito. Se lo fosse peccherei d'orgoglio. Sarebbe come dire di avere la verità o le risposte giuste in tasca per ogni problema esistenziale, dal più piccolo al più grande. Insomma sarei un altro, l'ennesimo, grillo parlante.

Per ascoltare davvero la voce della coscienza, discernere e crescere, quella, per intenderci, che ha fatto diventare bambino il burattino Pinocchio, di tanto in tanto è opportuno stare ad aspettare. Osservare. Analizzare in silenzio i fatti che accadono davanti a noi.
E, nella quiete interiore, lavorare affinché fioriscano le giovani menti e spandano il polline sano sui vecchi decrepiti preconcetti che fin ora hanno intossicato gli animi, veleni utili solo per tenere in piedi regimi totalitari mascherati di democrazia, scaltre compagnie che sanno farsi scudo di dogmi religiosi politici e, peggio, intellettuali, perché, è risaputo, spesso l'ignoranza è il giardino preferito dei despoti dove deporre il letame utile per coltivare il peggiore dei mali: l'egoismo.

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