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giovedì 25 ottobre 2012

vendesi verginità, altro modo di lavorare

vendono all'asta la propria verginità, e ci riescono!
Che per disperazione e fame si potesse vendere un rene l'abbiamo già visto! Che per finire gli studi si facessero piccoli lavori si è sempre saputo! Ma vendere la propria verginità col beneplacito dei genitori... che dire? Lascia sconcertati!

Eppure è successo!
Una studentessa brasiliana di origini italiane si è messa in vendita su un sito e la sua verginità è stata venduta per appena 780 mila euro ad un giapponese che andrà a riscuotere la vincita a bordo di un aereo e “consumerà” in un luogo sconosciuto.
Sempre sullo stesso sito, ma in netto ribasso, è stata venduta la prima volta di un ragazzo. Ad acquistarla una signora brasiliana per la modica cifra di 3 mila dollari.

A chiusura dell’asta le due immagini dei ragazzi sono apparse sul sito con l'etichetta “venduti”.
Secondo i media australiani, Catarina Migliorini, questo il nome della ragazza, è estremamente contenta. Ha parlato con la sua famiglia in Brasile ed erano tutti felici per lei.
Così perlomeno ha spiegato Jason Sisely, la regista che realizzerà un documentario sulla storia di Catarina e del ventunenne russo Alexander, anche lui “venduto” in questa singolarissima asta.
«E’ solo un lavoro», ha affermato la ragazza alla stampa brasiliana, «in questo modo riesco a viaggiare, a girare un film e a guadagnare denaro. E poi se lo si fa una sola volta nella vita non divento mica una prostituta».
La Sisely ha sottolineato che l’incontro avverrà in modo sicuro, l’acquirente Giapponese, identificato con il nome di “Natsu”, dovrà utilizzare un profilattico e sottoporsi ad analisi mediche.

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