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venerdì 21 settembre 2012

la Polverini è leone o gazzella?

Renata Polverini, presidente regione Lazio
Non tutti i cittadini si sono accorti che l'Italia fa buona compagnia a Grecia e Spagna in quanto a crisi economica e non solo!
Non mi riferisco ai cittadini comuni costretti ad alzarsi quotidianamente e correre per sopravvivere ma a quella masnada che continua a gozzovigliare con i soldi di quel famoso salvadanaio pubblico altrimenti detto “finanziamento ai partiti” conosciuto come rimborso elettorale, ma, anche cambiando la nomenclatura il prodotto non cambia per i cittadini chiamati a pagare assurdi debiti fatti da altri.

Dopo lo scandalo della Lega che investiva i soldi del “premio elettorale” in diamanti e lauree; dopo quello della Margherita e gli immobili di Lusi, ecco un'altra bomba scoppiare nella regione Lazio tra i banchi del PdL. Qui, stando alle ultime confessioni di Fiorita, tutti se la spassavano allegramente sulle spalle dei simpatizzanti che hanno votato PdL.

Che Cuccagna!, tra il 2011 e i primi sette mesi di quest'anno, Il tesoriere ha dilapidato 21 milioni di euro di finanziamenti destinati al "rapporto tra elettore ed eletto e al corretto funzionamento dei gruppi" tra ostriche, puttane, viaggetti e macchine.


Centomila euro netti l'anno per ogni singolo consigliere pdl della Regione lazio, che andavano a rimpinguare una misera busta paga di appena 13 mila euro netti al mese.

Fiorito così dettaglia ai pubblici ministeri le voci "legittime", perché previste dalla legge, della sua busta paga mensile. 8.100 euro di stipendio base, 4.190 di diaria, 3.000 per le spese del personale, 8 mila per la presidenza del gruppo regionale, 8.000 per la presidenza della Commissione Bilancio. Fanno 31 mila euro. Più di mille al giorno, se si tolgono le domeniche. Naturalmente, netti! Come chiarisce al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al sostituto Alberto Pioletti. "Netti", risponde Fiorita. E aggiunge: "A questa somma che percepivo individualmente, nella mia veste di capogruppo, si aggiungevano 21 mila euro mensili per il funzionamento del gruppo stesso".
E agli altri?
15 mila euro di paga base. E, sempre secondo quanto racconta Fiorito, "nel 2010, con l'inizio della legislatura, si decide di pompare ancora più liquido ai gruppi". "Funzionava così - spiega ai pm - Il governatore e la Giunta fissavano il budget per l'anno finanziario in corso. Il Consiglio lo approvava e lo dettagliava nelle singole voci, compresa quella del trasferimento di fondi ai singoli gruppi. Poi, però, per consuetudine, quella cifra veniva ritoccata". Nel solo 2011, le variazioni di bilancio alla voce fondi "per il rapporto tra elettore ed eletto" subiscono tre variazioni.
Alla somma stanziata inizialmente nella finanziaria di 5 milioni e 400 mila euro, si aggiungono infatti prima 3 milioni, quindi altri 3 milioni e infine altri 2 milioni e mezzo. Per una tombola che sfiora i 14 milioni. E tutto questo - spiega - "avviene fuori di ogni norma". "Per consuetudine", diciamo. "Provvede il presidente dell'Assemblea regionale Mario Abbruzzese e il suo staff, ritagliando da altre voci di bilancio, quali i trasporti, piuttosto che la scuola o la sanità, importi tali che, convogliati sui gruppi, consentano, alla fine di far tornare il conto". Una "stecca para", appunto. Nella misura di 100 mila euro netti per ogni singolo consigliere. "Vi dico per certo - chiosa con i pm - che il mio gruppo, il Pdl, era nelle stesse condizioni degli altri gruppi rispetto al Sistema. E dunque vi invito a effettuare anche sugli altri partiti accertamenti su come e in che misura i fondi vengano acquisiti e come vengono impiegati".

Capito perché in Italia non potrà mai cambiare niente?
E non parlate di antipolitica quando vedete la gente col naso turato girare alla larga dai luoghi infettati da certi personaggi. Perchè non si capisce chi è leone e chi gazzella! O meglio, non fa nessuna differenza visto che alla fine, leoni e gazzelle, riescono col solito gioco politichese a mischiare le carte e far rimanere tutto come prima. Anzi peggio.

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