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mercoledì 8 agosto 2012

tagli e tasse nella manovra di agosto tranne che per la politica

Hai saputo? Il governo ha aumentato le tasse universitarie e non solo!
Con il decreto approvato ieri molte sono le sorprese che ci troveremo davanti al rientro dalle ferie.
Certo, come si può intuire non è bello ricevere una telefonata simile mentre stai sonnecchiando in riva al mare e per non pensare alla spending review e ai tagli che il Governo ha appena varato.
Le novità principali del decreto spending review riguardano l'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità, le tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso, le nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici, il tetto agli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo stato.
Per adesso slitta l'aumento dell'IVA. D'altronde con sto chiaro di luna che tira nelle famiglie sarebbe stato da stolti temerari pensare di aumentare ulteriormente balzelli collaterali che incitano a spendere con meticolosa oculatezza. Anche perché la legnata, le famiglie se la trovano ben grossa specie laddove ci sono esodati, numeri a parte, altri 55.000 esodati, privi sia di lavoro che di pensione, potranno accedere a quest istituto con le vecchie regole.
Mentre le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall'anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi.

Tra i tagli, gli uffici giudiziari sul territorio dovranno "risparmiare" 30 milioni e non più per 35 milioni, ma sempre tagli sono e, se vogliamo dare senso a magistrati impegnati contro il malaffare che ritengono efficace lo strumento delle intercettazioni ambientali utili, anche se in un Paese veramente Civile si dovrebbe essere oltre, siccome non lo siamo, vale la pena spendere per prevenire piuttosto che curare mali endemici peggiori.
Nelle pubbliche amministrazioni desta preoccupazione non tanto la riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente, ma il buono pasto che non deve superare i 7 euro. Forse a senatori e deputati sfugge che chi lavora nella P.A. Non ha la mensa come al Senato e anche un euro tolto dal buono pasto fa la differenza!


Però, si sono dimostrati sensibili nel ridurre gli affitti per gli immobili in uso alle amministrazioni che slitta di due anni l'obbligo di tagliare del 15%. le amministrazioni pubbliche potranno usufruire dei servizi gli approvvigionamenti di energia, gas, carburanti e telefonia anche al di fuori delle convenzioni Consip, a condizione che siano previsti corrispettivi inferiori a quelli indicati.
Diluito negli anni il risparmio nei ministeri: 1,7 mld nel 2013, 1,5 nel 2014 e 2015. e gli uffici statali saranno accorpate nelle Prefetture per risparmiare. Mentre per la spina nel fianco delle auto blu tutte le amministrazioni, compresa Bankitalia, taglieranno la spesa del 50%.

La scuola, dal prossimo anno le iscrizioni alle scuole statali avverranno solo on line; pagelle, registri e comunicazioni alle famiglie e agli alunni saranno in formato elettronico.

Nella Sanità pubblica entro novembre le Regioni dovranno tagliare i posti letto a un livello di 3,7 ogni 1000 abitanti (oggi è 4). Tagli anche alle remunerazioni che ricevono i convenzionati. Sempre nelle regioni, sforbiciata ai trasferimenti: -700 milioni nel 2012; - un miliardo i successivi due anni.
E quelle in rosso: Rischio nuove tasse nelle regioni in deficit nella sanità (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Lazio e Piemonte). Possono anticipare al 2013, invece del 2014, la maggiorazione dell'addizionale regionale sull'irpef, che potrà salire fino all'1,1%.
Ed ora veniamo all'oggetto della telefonata in questione di tasse universitarie:

Aumenti in arrivo per le tasse degli universitari fuoricorso e potranno anche raddoppiare per quelli con reddito alto. Le tasse potranno aumentare fino al 25% in più per i fuoricorso con reddito familiare di 90mila euro, fino a +50% con reddito tra 90mila e 150mila euro, e fino a +100% con un reddito oltre i 150mila euro. Gli introiti saranno destinati, per il 50%, alle borse di studio e per il resto a interventi di sostegno a servizi abitativi, di orientamento, di ristorazione e di assistenza. Si terrà conto della specifica condizione degli studenti lavoratori.
Ma c'è da evidenziare anche la sensibilità del Governo Monti che tutela gli universitari con reddito basso.
Nessun aumento delle rette, fino al 2016, per gli studenti in regola con gli esami e che hanno un reddito familiare fino a 40mila euro. Per le altre fasce di reddito non è previsto un blocco e quindi gli studenti potrebbero vedersi aumentare le rette anche se in regola con gli esami.

E nell'assistenza spicciola, familiare, i medici di famiglia dovranno indicare nella ricetta il principio attivo, ma potranno anche indicare medicinali 'griffati'. Questa indicazione facoltativa diventa vincolante per il farmacista se viene inserita, "corredata di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità".
Farmacie. Resta l'aumento dello sconto sui medicinali dovuto dalle farmacie al servizio sanitario nazionale, ma viene ridotto al 2,25% dal 3,65%. Confermato anche l'incremento della quota che le aziende farmaceutiche devono pagare alle regioni, ma diminuisce dal 6,5% al 4,1%. Dal 2013 scatterà un nuovo sistema di remunerazione della filiera.
Ricerca. Eliminato il taglio dei fondi alla ricerca da 30 milioni di euro per il 2012. Salvataggio temporaneo per la arcus e la fondazione valore italia, che sopravviveranno fino a gennaio del 2013.
Riordino province. Gli enti dovranno essere ridotti ma con un "riordino" e non una "soppressione". Restano i requisiti minimi di popolazione e territorio, che eliminano le amministrazioni più piccole, e per i comuni che vogliono cambiare provincia dovrà esserci contiguità territoriale. Entro 90 giorni ogni regione dovrà trasmettere al governo una proposta di riordino.

Fondi a comuni e province. Arrivano 800 milioni per i comuni: 300 milioni presi da un fondo già destinato alle amministrazioni locali e 500 milioni da un fondo dell'agenzia delle entrate che serve anche per i rimborsi fiscali alle imprese. Dallo stesso fondo dell'agenzia fiscale saranno attinti 100 milioni per ridurre il debito delle province.

Prefetture e città metropolitane. Raddoppiano i risparmi che dovranno essere garantiti dalla riorganizzazione delle prefetture, mentre per le città metropolitane saranno create delle conferenze ad hoc incaricate di definirne lo statuto.

Enti autonomie locali. Salta l'obbligo per le autonomie locali di tagliare o accorpare enti e agenzie, ma resta l'obiettivo di ridurne la spesa almeno del 20%. Escluse dai tagli le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali, educativi e culturali.

Città metropolitane. Arriva una Conferenza in ciascuna delle dieci province trasformate in Città metropolitane

Società in-house. Cancellato l'automatismo per la vendita delle società in-house degli enti locali. Il meccanismo automatico per la privatizzazione o messa in liquidazione delle società sarà sostituito da una procedura che consente una verifica sul ruolo e le attività di queste aziende pubbliche.

Agenzie fiscali. Arrivano 13,8 milioni di euro per rafforzare gli organici delle agenzie fiscali dopo la riduzione dei dirigenti.

Carabinieri e Gdf. Carabinieri, guardia di finanza, capitanerie di porto e polizia penitenziaria non subiranno i tagli sul numero degli ufficiali e sulle promozioni.

Viminale e Farnesina. Per il personale del ministero dell'interno e per i diplomatici e i dirigenti del ministero degli esteri il termine per la riduzione degli organici viene spostato al 30 aprile 2013, sei mesi in più rispetto al 31 ottobre 2012 stabilito per tutti.

Authority. Si salva dai tagli la covip, mentre resta l'eliminazione dell'isvap, le cui funzioni passano al nuovo ivarp, gestito dalla banca d'italia. Per palazzo koch saranno valide le misure di austerity su auto blu, buoni pasto, ferie e permessi, canoni di locazione e consulenze degli ex dipendenti.

Pensioni insegnanti. Non saranno applicate le nuove regole pensionistiche della riforma fornero per gli insegnanti che entro il 31 agosto matureranno i requisiti per andare in pensione dal primo settembre 2013.

Indennità professori universitari. Stop al trascinamento di indennità per i professori universitari che, dopo un incarico in un ente o in una istituzione, tornano a insegnare

Terremoto Emilia-Romagna. Arrivano 6 miliardi per aiutare i territori colpiti dal sisma al nord. Per i comuni e per il commissariato regionale c'è la possibilità di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Fondi per 23 milioni anche per l'abruzzo, per la raccolta dei rifiuti.

Scioperi servizi pubblici. Multe raddoppiate per le proteste dei lavoratori nei servizi pubblici essenziali fatte in violazione della legge sullo sciopero.

Enti cinema. Si salvano dalla spending review, mantenendo la "loro fisionomia autonoma", il centro sperimentale di cinematografia, la cineteca nazionale e l'istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi.

Arsenale Venezia. La proprietà dell'arsenale passa al comune di venezia, che ne assicura "l'inalienabilità, l'indivisibilità e la valorizzazione attraverso l'affidamento della gestione e dello sviluppo alla arsenale spa".

Case enti. Gli inquilini che vogliono comprare la casa dell'ente previdenziale in cui abitano hanno un tempo che non può essere inferiore a 120 giorni dal ricevimento dell'offerta.

Previsto un tetto di 300mila euro per gli stipendi dei manager e dei dipendenti delle società non quotate partecipate dallo stato, compresa la Rai.

conclusione:
se togliamo gli scaglioni reddituali per le tasse universitarie, il risanamento della spesa pubblica è equamente divisa tra i soliti noti mentre chi ha ricchezze in Italia o sparse nei paradisi fiscali, apparentemente ignoti allo Stato, continua a godere di privilegi, buoni mensa scolastica e libri compresi. ... e i privilegi dei politici, li abbiamo dimenticati? come mai non sono inclusi nel taglio alla spesa pubblica?

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