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martedì 24 aprile 2012

A.B.C .la casta non si rassegna




Cari ABC, siete sordi! non avete voluto sentire oppure siete così arroganti da fare finta di non capire su come la pensiamo noi comuni cittadini sul vostro modo di fare e intendere la politica.
Cerchiamo di riepilogare alcuni punti essenziali ma improcrastinabili:
Italia bene comune? ma se ve la siete mangiata tutta!  
  1. basta col finanziamento ai partiti anche sotto altra denominazione. Rimborsi elettorali, sussidi onorari, elargizioni strutturali e quanto altro la vostra fantasia bacata può immaginare! Perché:
  2. I partiti tutti ad eccezione dei movimenti spontanei fuori dal parlamento riescono a fare attività politica senza i soldi dei cittadini salvo quelli dati per volontà espressa dei simpatizzanti.
  3. Vi siete lasciati coinvolgere da logiche sbagliatissime e antiumane che tutelano i grandi capitali e le grandi imprese e ciò ha partorito la povertà attuale che maciulla esclusivamente i più deboli con il vostro avallo. Il gabello più iniquo si chiama IMU che non prevede con quanti e quali sacrifici sono stati realizzati gli immobili di proprietà, comunque, abbondantemente pagati e strapagati in tasse e continui imposizioni comunali e statali.
  4. IMU, imposta municipale unica? Unica de ché? E la tassa sui rifiuti solidi urbani, le accise e le tasse per gli enti locali su luce acqua e gas, senza contare il contributo al servizio sanitario che si deve pagare obbligatoriamente per ogni assicurazione automobilistica?
  5. Potrei continuare ancora ma non ne vale la pena! Tanto a voi non ve ne fotte nulla! Lo si capisce dalle stronzate che, nonostante le nostre contestazioni, continuate a dire e fare.

Avete fallito! Andate a casa e lasciate il posto a quanti lavorano per il bene comune perché pieni di quella cultura altrimenti detta umanità!

Sono inutili i proclami elettoralistici. Sono inutili le finte battaglie in parlamento. Le peggiori porcate contengono i simboli vostri e del fallimento della politica come strumento di crescita civile.
Il nostro vento della ragione che voi chiamate antipolitica vi solleverà dagli incarichi immeritati.

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