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domenica 10 aprile 2011

rampantismo e affari: feticci che tolgono l'innocenza



Presto o tardi l’innocenza va via, trascinata dai cattivi esempi delle persone che formano il nostro piccolo gran mondo sociale, l’ingenuità, o meglio la semplicità pura che spinge al dialogo e a mantenere caldi i rapporti interpersonali, cede il passo alla strategia furbesca degli “smaliziati” rampanti.

La vita è dura!, si sente dire spesso dai saputelli. Si deve lottare; aggredire il nemico; negare sempre fino a quando la “tua” parola non diventa verità! Vincere! A qualsiasi costo! Ma quale malcostume, malaffare, mafia, ‘ndrangheta… sono semplicemente
A F F A R I!
Questa la condizione contemporanea della realtà. Una condizione costruita dai più forti e che riscrive la cronaca effimera fino a trasformarla in storia sublime, eroica, congeniale ai voleri dei potentati mascherati.
Insomma, la razionalità subdola di certi personaggi invoglia il resto degli uomini al pragmatismo effimero. E l'ostentazione volgare del potere trasforma la vita dei seguaci, non di tutti altrimenti che potere sarebbe?, in un’enorme incommensurabile farsa materialista.

La realtà fittizia, artatamente costruita e imposta alla massa, trascina i caratteri deboli, li lusinga e li induce a seguire i dettami delle personalità manifestatamene forti, resi ancora più importanti dagli eventi organizzati.
“Ecco anche tu puoi essere come me e loro”… ammicca il rampante chi dice di essersi “fatto da sé” nelle convention.
Personaggi onnipresenti ovunque, pronti alla chiamata gossippara organizzata dagli amici per gli amici. Gente che se le togli la spaparanzata pacchiana non le rimane niente.
Eppure, questa è gente che si dichiara "cristiana", seguace della dottrina di Cristo! com'è vero che noi cristiani ci facciamo una dottrina cattolica personalizzata.. vendiamo e compriamo corpi, purché si viva negli agi. e nel casino generale l'esercito di Cristo sta a guardare.

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