“Il ministro Sacconi continua a usare l’Europa come alibi contro le donne. Ma così maschera le vere ragioni dell'infrazione. Oggi l’Italia è il Paese con il minor numero di donne occupate, con uno dei più bassi indici di natalità, con la più bassa percentuale di Pil destinata al sostegno alle famiglie”. Così Rosy Bindi, replica al ministro Sacconi. E ancora, “Questi dati bastano a far capire che quella dell’età pensionabile è un’arma impropria usata contro le donne. Questo attacco non può passare sotto silenzio e il confronto si deve allargare a tutto il Welfare. I servizi, le opportunità e le norme a sostegno delle donne che lavorano non sono certo a livello europeo ed è grave il silenzio del ministro delle pari opportunità, un silenzio che colpisce duramente chi certo privilegiato non è”.
Finalmente qualcuno della politica italiana chiarisce l’interrogativo che tutti si sono posti nel sentire l’out out dell’Europa però ancora nessuno ha avuto l’onestà intellettuale e politica di spiegare come mai non si è studiato un piano di rientro programmatico indirizzato al rilancio dell’economia reale del paese che deve per forza vedere il lavoro e le professioni artigianali e intellettuali al primo posto.