Il caso del neo ministro Aldo Brancher e il legittimo impedimento.
La richiesta di legittimo impedimento presentata dai difensori di Aldo Brancher nell'ambito del processo milanese che lo vede imputato per appropriazione indebita e riciclaggio, insieme alla moglie, Luana Maniezzo, in uno degli stralci del caso Antonveneta (nella vicenda Antonveneta, Brancher è imputato di concorso in appropriazione indebita e ricettazione per denaro ricevuto da Gianpaolo Fiorani, un tempo a capo della Banca Popolare di Lodi). Quest’episodio associato alle altre vicende note che infervorano la dialettica politica degli ultimi anni è la conferma dell’uso personale e distorto delle leggi modificate di recente; è l’esempio lampante della cattiva politica, quella politica asservita al potere dei soldi che sbeffeggiano irriverentemente i comuni cittadini.
Non c’è molto da dire in merito! L’unico dato confortante di tutta la vicenda consiste nell’attenzione che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha usato nell’evitare al danno la beffa, il suo deciso intervento ha sgombrato ogni benché minimo dubbio sull’impossibilità del neoministro di poter comparire davanti ai giudici.
Rimane comunque il rammarico collettivo per l'ennesimo tentativo pirata di sottrarre democrazia alle leggi dello Stato e chiarimenti ai cittadini.