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mercoledì 14 aprile 2010

Italia prima Repubblica tra realtà e demagogia,


E mentre il popolo annaspa nei bisogni la demagogia continua a mietere vittime.

Con il termine Prima Repubblica si definisce il periodo temporale politico gestito dai partiti del cosiddetto arco costituzionale italiano che, dal dopoguerra (1946) fino ai primi anni novanta (1994) hanno, appunto, adottato particolari forme gestionali scorrette e ridistribuito le risorse dello stato secondo parametri partitici più che sociali.

La trasformazione politica dei partiti fu avviata dallo scandalo “mani pulite” che vide implicati tutti i partiti della vecchia repubblica in finanziamenti illeciti composti di “lasciti e donazioni volontarie” ai partiti elargiti da imprenditori e faccendieri come segno di gratitudine per i favori ricevuti.

I mass media, con l'espressione mani pulite indicarono l'operazione giudiziaria condotta in Italia negli anni novanta dal pool della Procura della Repubblica di Milano formato da Antonio di Pietro, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, Ida Bocassini, Francesco Greco, guidati dal procuratore capo Francesco Saverio Borrelli.

Le indagini scoperchiarono il pentolone del malaffare dei dirigenti politici ed economici dell’Italia del dopoguerra, del boom economico ma anche dell’austerità degli anni 70 e 80.

Un’Italia guidata dai partiti storici: democrazia cristiana, partito socialista, PSDI, PRI, PLI e dall’opposizione rappresentata dal PCI che raccoglieva il malcontento popolare rappresentato dalle piccole formazioni dell’estrema sinistra: psiup, lotta continua, pdup, il manifesto, avanguardia operaia. 

L’Italia degli anni di piombo, degli attentati mafiosi, dei brigatisti rossi e neri.

L’Italia di Borsellino, Falcone. L’Italia di Moro!

L’Italia dei sospetti e dei finanzieri d’assalto! Insomma un’Italia al microscopio, sempre sotto indagini che non arrivano mai a buon fine; che non spingono le menti verso vecchi consolidati schemi etici ma che inducono a diventare “furbi” scaltri per non affondare.

D'altronde, le inchieste, condotte e appena accennate, purtroppo lasciano capire chiaramente che lo scossone di mani pulite e tutti gli altri scandali non sono stati sufficienti a risolvere illeciti e rieducare le menti ma hanno reso più guardinghi e scaltri quanti usano il sistema “partitico” nazionale.