L’analisi di Bertolaso, i tre forni di Casini, le tre carte di…
Il principale problema che assilla i leader politici è: annullare l’avversario!, perlomeno questo è ciò che avverte il cittadino comune bombardato dalle notizie dei giornalisti e dalle esternazioni degli stessi politici che occupano gran parte degli spazi dei palinsesti.
Ogni strategia è buona per ab/battere il nemico!
Nel frattempo si perdono di vista i veri valori della vita comunitaria che sono la fonte di tutte le civiltà evolute:
• La morale
• Il lavoro
• L’istruzione
Temi ampiamente sbandierati ma mai sviluppati dai dirigenti nazionali che sembrano prediligere i giochi dei tre forni per le alleanze politiche o quello delle tre carte per solidificare inciuci dannosi per la collettività. Tutto ciò è ampiamente documentato nella letteratura giornalistica degli ultimi anni con dovizie di particolari.
Di contro, nel momento in cui un dirigente nazionale esprime fuori dal coro un’analisi costruttiva, si assiste ad un turbinio di scuse e smentite, ricusazioni e distanze ideologiche dal pensiero del malcapitato di turno.
Non è difficile essere d’accordo con le esternazioni di Bertolaso in merito all’emergenza Haiti. Si sa, il dolore accomuna e la sofferenza della gente inerme alimenta la pietas popolare; tutti si sentono colpiti e partecipano come possono agli aiuti: dalle preghiere ai generi di prima necessità, alla ricostruzione. Ma, lungi l’intenzione di una pur minima polemica, sorge spontanea una domanda: come mai Bertolaso è andato ad Haiti e perché ha esternato un’analisi, probabilmente vera visti i risultati ottenuti, ma priva di tatto? Sarà stato guidato dall’indignazione per lo stato d’inciviltà cui sono costretti a vivere i più poveri dell’isola? È vero! La giostra della vanità pianta le tende e gli stendardi sulle macerie e si manifesta caritatevole, vincente davanti alle telecamere. Però è opportuno che quest’assunto Bertolaso lo rammenti sempre a quanti gli sono accanto specie per le emergenze italiane.
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