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giovedì 4 giugno 2009

la Catanzaro di Aniceto Mamone pittore Calabrese


©archivio M. Iannino
una veduta della Catanzaro di Aniceto Mamone

La moglie di Aniceto ti manda questo! …

E' come averlo qui!

Esclamo davanti all'olio su tela del ’97 che raffigura uno scorcio della Catanzaro vecchia. Quella Catanzaro che tanto amava il mio caro amico pittore Nino.

Il suo studio era situato nel rione Fondachello; per arrivarci si dovevano salire dei gradoni in pietra…

Ricordo la sua modestia. Ma andiamo per ordine:

Nino era il più anziano del gruppo; la sua esperienza era al nostro servizio: suggeriva soluzioni con estremo garbo nelle estemporanee.

Partecipavamo alle manifestazioni organizzate dai vari enti per il gusto di stare insieme, anche se a volte si andava via con l’amaro in bocca per come finivano le premiazioni, ma quando qualcuno di noi era premiato la festa si prolungava.

Lui era simpatico nel raccontare barzellette. Minimizzava ogni problema che la vita poneva. Minimizzò anche il suo, di problema. Eppure era ammalato da tempo.

Sul retro della tela leggo:
certificato di autenticità
pittore Aniceto Mamone
artista inserito nei seguenti cataloghi:
1978, bolaffi
1974, quadrato
1984, poeti in europa
1981. acc. Italia…

Tornò al paesaggio dopo una breve parentesi di ricerca. Amava i colori puri, tenui e la costruzione semplice. Rispecchiava il suo essere uomo: Era un carissimo, grande amico.

(mario iannino)

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