una giornata al mare.
Odore di salsedine; di iodio; respiro a fondo e trattengo il fiato. il mondo è fuori; si spengono le voci tra il martellare degli operai che posizionano le pedane degli stabilimenti.
Tra qualche mese non sarà così.
Scenderanno in Calabria gli amici; qualcuno si farà precedere da moglie e figli perché costretto a Bologna dagli impegni di lavoro; qualcun'altro farà delle puntate veloci. Insomma riprende la vita di sempre: mare, monti in completo relax.
sole silenzio mare ma quando serve il casino è a due passi! a ognuno il suo...
martedì 16 marzo 2010
domenica 14 marzo 2010
coraggiosi azzardi architettonici negli anni 50/60 sulla costa jonica calabrese
"la cappelliera di Stalettì"
Questo, ovviamente non è il suo nome ma la forma riporta alla mente le cappelliere da viaggio in voga fino negli anni 50/60 (stesso anno di costruzione della casa). pare che la costruzione abbia subito altalenanti vicende per quanto concerne aspetto architettonico e liceità ambientale.
La villetta sorge ai bordi della vecchia sede stradale 106 jonica nel comune di Stalettì, in provincia di Catanzaro. Sulla destra, oltre il promontorio c'è la bellissima spiaggia di Pietragrande, tra i comuni di Staletti e Montauro.
Questo, ovviamente non è il suo nome ma la forma riporta alla mente le cappelliere da viaggio in voga fino negli anni 50/60 (stesso anno di costruzione della casa). pare che la costruzione abbia subito altalenanti vicende per quanto concerne aspetto architettonico e liceità ambientale.
La villetta sorge ai bordi della vecchia sede stradale 106 jonica nel comune di Stalettì, in provincia di Catanzaro. Sulla destra, oltre il promontorio c'è la bellissima spiaggia di Pietragrande, tra i comuni di Staletti e Montauro.
la politica dei venditori di prodotti aziendali
L’attacco costante agli organismi di garanzia democratica di uno Stato mina la crescita dei cittadini.
I cittadini, per opportunismo, ignoranza o fiducia incondizionata verso un leader tendono a schierarsi e giustificare le azioni dell’agitatore di tessere vicino al loro modello di vita; nonostante gli effetti deleteri testimoniati dalla storia e sebbene, la storia stessa, sia scritta dai vincitori che spesso ne sublimano gli eventi, mondandola da crimini di guerra e motivi sociali che l’hanno provocata, flussi e riflussi storici si ripropongono costantemente a riprova della stupidità del “popolo”!
L’individuo, gettato nell’agorà, diventa un peso politico specifico privo di raziocinio! Il cittadino inizia a essere tale nell’attimo in cui è libero di esternare il proprio convincimento politico ed è tenuto in considerazione dai gestori temporanei della cosa pubblica che prestano la loro opera di co. co. pro tempore tra gli scranni di Montecitorio. Ma non è così, lo sappiamo bene tutti! E tutti siamo coscienti che l’agone politico è spesso strumentale, però non facciamo nulla per riparare davvero l’incongruenza democratica, anzi, in molti casi il silenzio diventa assenso, connivenza!
Il gruppo di potere si appropria del Paese! L’allegra combriccola, facendosi forte dei voti raccolti condiziona anche quella parte di popolo che gli ha dato l’ok alla scalata; vanifica i dissidi interni, accusa indistintamente chiunque non approva il comportamento del governo ed elimina gli spazi del dibattito democratico nei palinsesti.
Ecco!, il volto del tiranno si manifesta così!
È inutile cercare di addolcire la pillola: gli abusi di potere, se pur compiuti con le migliori intenzioni, anziché migliorare, danneggiano lo stato di diritto dei cittadini e provocano scompensi irreversibili nelle menti dei singoli non avvezzi agli stratagemmi dei venditori di piazza.
sabato 13 marzo 2010
privacy e intercettazioni ambientali
Privacy… cos’è la privacy oggi?
Siamo tutti controllati speciali, 24ore su 24 la nostra esistenza lascia segni indelebili. Il nostro passaggio è costantemente monitorato dalle tessere fedeltà, dai supermercati al benzinaio; come pure in banca; per strada e nei luoghi dotati di sistemi di videosorveglianza: incroci, piazze, ritrovi a rischio, monumenti ecc. senza dimenticare il personal computer, la navigazione in internet e il telefonino.
Bèh, potremmo convenire che non c’è nulla di male! Se qualcuno ha paura di essere controllato può fare a meno di tutte le comodità tecnologiche, può strasene rintanato in casa o fare l’eremita in qualche località sperduta. È una questione di scelta! D'altronde, perché avere il terrore di far conoscere agli altri i propri movimenti o le scelte ideologiche?
Il problema sorge quando lo strumento tracciante è usato per scopi non ortodossi. Quando serve a schiavizzare, condizionare, ricattare, manipolare la libertà altrui; insomma a vanificare il libero arbitrio. Delinquere!
Altrimenti, le intercettazioni ambientali diventano un ottimo strumento per la legalità che aiuta a prevenire il crimine, recuperare risorse accaparrate indebitamente da loschi figuri, fare luce su fatti criminosi! Arricchimenti, traffici illeciti!
Anche “le iene” e “striscia la notizia”, se pur spettacolarizzando gli eventi per far presa sul grande pubblico, usano videoregistrazioni non autorizzate per sbugiardare millantatori; personaggi infami che sfruttano debolezze, sogni, necessità ma anche l’ignoranza della massa!
Ecco, persino note trasmissioni televisive devono il loro successo alla puntuale denuncia, resa possibile grazie alle intercettazioni ambientali.
giovedì 11 marzo 2010
Ambiguità dei politici, disgusto!
Mi ero ripromesso di non cadere nella trappola e di non scrivere più nulla in merito alla questione politica italiana, tanto è inutile: i despoti continuano a ignorare i suggerimenti che, spassionatamente, arrivano dai cittadini onesti. Cittadini che vorrebbero contribuire alla crescita culturale del Paese ma che si vedono tarpare le ali dall’arroganza del potere.
Come si può stare zitti e non urlare il disgusto che cresce dentro ognuno di noi, attimo dopo attimo, in relazione ai fattacci perpetrati dai potenti signori egocentrici e autoreferenziali che spadroneggiando usano un intero Paese come se fosse una cosetta da niente? un giocattolo personale?
E mentre loro giocano a fare gli statisti c'è chi soffre la fame in un clima assurdo, deprimente. In pochi anni sono riusciti a vanificare le poche conquiste sociali e culturali, magari discutibili, sicuramente migliorabili, che i lavoratori, la piccola borghesia e le piccole e medie imprese avevano raggiunto con i governi precedenti. Oggi, siamo miseramente davanti un quadro sociale e politico desolante:
La destra continua imperterrita a decretare leggi per una persona che dovrebbe vergognarsi perché ha gettato nel ridicolo una Nazione intera con le sue esternazioni fuori luogo e per gli atteggiamenti inusuali adottati nei confronti di alte personalità istituzionali.
La sinistra risponde debolmente all’arroganza di chi è momentaneamente chiamato a “governare” dirigere uno Stato! In ossequio alle leggi democratiche.
Una sinistra succube, che ha la sua voce ferma e decisa in Di Pietro ma che rischia una Caporetto per l’eccessiva enfasi adottata dall’ex magistrato proteso a contestare le iniquità dei decreti voluti arrogantemente dal governo in carica.
Eppure un tempo bastava poco per far cadere un governo. Persino un Capo di Stato si è dovuto dimettere!
Come mai ora non si riesce a tamponare il male che questi signori stanno operando nel tessuto sociale, in primis attraverso il cattivo esempio morale denunciato dagli scandali di cui i giornali sono pieni?
Personalmente sono disgustato!
Spero che i Cittadini si sveglino dal torpore e diano una salutare sterzata alla macchina democratica nelle imminenti elezioni.
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