Difficile trovare qualcuno disposto a mettere a nudo la propria anima su una qualsiasi piazza virtuale. I socialmedia sono pieni di maschere di ogni forgia e colore. Non c'è spazio per le mosche bianche. Rischierebbero di essere messe alla berlina, stalkerate dal branco, come si usa dire nel linguaggio corrente. Eppure, viva Dio, qualche mosca bianca vola ancora! C'è!
Ho letto un post grondante di nostalgico dolore frammisto a empatia. Rammarico per essersi scontrato con le ambiguità umane volubilmente manovrate per arrivare al potere. Doppiezza studiata e messa in campo ed essere parte attiva in un contesto vincente.
Pensieri scritti con il cuore da una persona dotata d'animo sensibile. Sofferente per avere toccato con mano le incongruenze che avrebbe incontrato e subito nella società e di non avere potuto trascorrere quel tempo adolescenziale formativo sotto l'ala protettiva della figura paterna.
Sentimenti non struggenti accompagnati dall'inesorabile piagnisteo adolescenziale. No! Lui è un uomo impegnato nel sociale. Un ragazzo d'oro. Una individualità che si fa plurale nell'alleviare dolori e pene fisiche piegate dalla malattia.
E' umano rattristirsi specialmente davanti alle azioni machiavelliche private d'alloggio terreno dotate di animi impazienti concentrati a cavalcare la cavallina per il proprio esclusivo piacere. Per gli scavezzacollo alla ricerca spasmodica del piacere terreno: Onestà. Lealtà. Mutuo soccorso. Amore!
Sono sentimenti antichi. Anzi vecchi e inutili come vecchi e inutili diventano i genitori, ormai stanchi e inservibili sempre per i medesimi soggetti.
Eppure, quando siamo all'incrocio finale, gli insegnamenti lasciati a metà o peggio ignorati e disattesi , non ci è concesso venir meno all'estrema chiamata.
Quando il controllore oblitera il biglietto nominativo di sola andata qualche inutile e tardivo pentimento fa capolino, emerge dal fondo melmoso dei ricordi e si prende coscienza dell'inutile corsa ad ostacoli, priva di vincitori ma tutti vinti dalle inutili accumulazioni mentali.
Ogni affetto e bene terreno rimane fardello, croce o virtù di congiunti e conoscenti in temporanea attesa d'intraprendere il cammino in direzione della loro ultima stazione terrena.
Se è vero che la vita la si rivive in una frazione di centesimi di secondi, in quegli istanti, il distacco è ineffabile per chiunque.
Volenti o nolenti si lascia ogni ricchezza in eredità. Fatti due conti:
Gli Insegnamenti ricevuti e trasmessi fanno la differenza. Non le scalate e le corse vittoriose sul carro di qualcuno. Le maschere cadono! E mostrano il vero volto, l'essenza della carne vissuta e costruita d'ipocrisia sapientemente assemblata con accordi utilitaristici iniqui non è più merce di scambio. Chi semina vento raccoglie tempesta!
Non muore chi, nonostante il dolorosissimo cammino terreno e l'inatteso epilogo, ha gettato il seme e fatto radificare nella giovanissima anima la verde pianta dell'etica .
Quindi Forza! Incitare al bene comune è un imperativo assoluto: non desistere, caro amico, dalla retta via che ti ha lasciato in eredità tuo padre. ché dettata da onestà intellettuale, è convintamente la strada maestra da percorrere.
Se pur tra ricordi dolorosi e un presente viscido, l'amata assenza si fa presenza. Lo testimonia il tuo sfogo: è, rimane dentro di te la sua presenza positiva e stimolante, nonostante il breve tempo trascorso insieme, ha saputo essere guida, maestro di vita e di giochi, da noi, lo sai, si dice che:
“L'amura e l'amuraru vena!”. L'amore è generato dall'amore! E, una testa è tonda non può morire quadrata.
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