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domenica 6 ottobre 2024

Arte: ricerca e stile di vita

 


1990-2024. 34 anni e sentirli tutti dopo avere visto la testimonianza impressa nella vecchia cassetta VHS recuperata da mia figlia Valentina.

Documentazione  catturata efficacemente, anche se in maniera empirica con il telefonino, testimonia percorsi culturali realizzati nel quinquennio (1985/1990). Ricerca semantica tradotta in opere polimateriche esposte nel salone dell’amministrazione provinciale di Catanzaro nel 1990.



Ricordo gli incontri nello studio con il caro amico Franco Carlino, appassionato di fotografia, dotato della inseparabile reflex. Osservatore sensibile e acuto che mi ha fatto dono delle fotografie dei lavori inseriti in catalogo.

E ancora: Guido Rhodio, allora alla guida della regione Calabria insieme a Franco Politano.

E non posso esimermi dal citare la compagnia di amici fraterni,  Estimatori propositivi sempre al mio fianco tra i quali, Gino Concolino e Peppino Sala, entrambi con l’hobby della fotografia. Interlocutori sempre presenti e pronti al confronto. I pittori Nènè Cartaginese, Giovanni Marziano, Enzo Toraldo, Gioacchino Lamanna, Aniceto Mamone, Aldo Aloi, e chi mi ha tenuto compagnia tutte le sere in galleria: Angelino B., noto in Catanzaro con lo pseudonimo del “Pustureri” per la sua attività di modista nonché amico fraterno di Mimmo Rotella, conoscitore dell’arte pittorica e pittore anch’egli ma non lo palesava. La sua modestia glielo impediva e solo a pochi intimi mostrava qualche suo lavoro. Angelino u pustureri abitava in centro, nei pressi della galleria e lo trovavo ad attendermi davanti alla vetrata, sotto il portico del palazzo della Provincia.

All’epoca lo studio di via Bezzecca, frequentato da estimatori e allievi appassionati, era punto d’incontro e fucina d’arte aperta al territorio.

Rivedere con un pizzico di nostalgia gli amici che, come me, giovanili e pieni di entusiasmo, ritagliavamo il tempo da dedicare all’arte con determinazione senza mortificare gli impegni familiari e lavorativi, oggi, a 34 e più anni di distanza, è qualcosa che ha del sorprendente.

Il tempo impresso sulla pellicola testimonia il vissuto storico temporale e lo riconsegna invariato alla poetica di ognuno. Sfronda dai sentimentalismi la narrazione. È lì, prova documentale indelebile e imparziale del tempo a narrare i giorni.

Catanzaro era una piazza effervescente. Gli incontri, nei pressi della bottega dei fratelli Verduci, sul corso, nelle gallerie d’arte: Il Pozzo e Mattia Preti del circolo unione, diventavano luoghi di confronto e sfottò sano tra pittori. Il più simpatico: Pino Celi. Il quale definì “dijiuneddhi” i miei lavori stilizzati ed esposti nella galleria il pozzo nel 1978. Tele apprezzate da Dario Scorza, Omar, Aniceto Mamone, Paolo Pancari Doria, Giovanni Vatrella …

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