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mercoledì 19 ottobre 2022

Il nuovo sembra peggio del vecchio

 Davvero i nuovi arrivati lavorano per essere al servizio dei cittadini e del popolo tutto?

Le uscite estemporanee di alcuni leader lasciano intendere l'opposto. Le formazioni politiche vincitrici dell'ultima schermaglia elettorale hanno fatto man bassa nello scacchiere delle due camere: La Russa, fratelli d'italia, alla presidenza del senato e Fontana, in quota lega, alla camera, rispettivamente seconda e terza carica dello Stato in ordine d'importanza.


Forza italia è stata tagliata fuori dalle poltrone che contano e che hanno un peso istituzionale ben specifico.

Il malumore serpeggia e monta tra la sparuta formazione.

Berlusconi si lascia “sfuggire?” esternazioni poco convenienti politicamente. E i suoi tentano di mediare per arginare le gaffes del cavliere.

La sinistra tenta la carta poco convincente della protesta nei confronti di una “destra” pro-putin e omofoba. Incensano spaccati di storia andata a male e i risultati si vedono: bruciano sulla carne viva di quanti sono stati costretti e soccombere alle scelte sindacali: co.co.co. Partite iva, lavoratori pubblica utilità e quant'altro la mente perversa della politica spicciola abbia inventato negli anni.

I tagli operati dal governo Monti sono stati tutti a carico del popolo spicciolo mai dei dirigenti e delle grandi imprese che hanno migrato fuori dai confini italiani imprese e profitti.

Giorgia Meloni ha saputo fare una campagna elettorale tra la gente. Ha lisciato il pelo per il verso giusto alla moltitudine sofferente oberata dalla crisi e messa in ginocchio.

Inaccettabile, nella stagione post 68, il compromesso sindacato/padrone. Impensabile il contratto di solidarietà a 4,5 euro l'ora e giungere all'età della pensione per percepire 400, 500€ al mese.

Immorale additare quanti percepiscono il reddito di cittadinanza bollandoli come dei parassiti.

Gli errori del passato li stiamo scontando uno a uno con gli interessi!

E mentre la base soffre, il caimano dà l'ultimo colpo di coda alle istituzioni e ai “parenti dei nemici”.

Ci vuole pelo sullo stomaco per sorridere a favore di telecamera.

No! il nascente governo nasce zoppo, sordo e cieco.

E fino a quando non andrà alla guida del Paese una classe dirigente empatica, in sintonia coi bisogni reali della gente, purtroppo, questo sarà l'elemento ricorrente nelle campagne elettorali per raggiungere il potere.

Ultimo e unico baluardo, appiglio super partes istituzionale, granitico, in cui confidare: Sergio Mattarella, Presidente degli Italiani, custode e sacerdote della Carta Costituzionale della Repubblica.

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