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venerdì 29 maggio 2020

Aspetti dell'ovvio al tempo del covid19

Gli esperti dicono che il virus covid-19 ha perso carica, è mutato e si è indebolito. Non è micidiale come nella fase 1. Ancora non sanno darci spiegazioni in merito e perché abbia attenuato la carica mortale. Al momento sembra essersi ridotto il tasso di mortalità dei contaggiati e del contaggio a quasi un semplice raffreddore stagionale. Così dicono!

Suppongono, sempre gli esperti, che la mutazione sia dovuta al caldo e all'uso delle mascherine. Boh...
Non so a voi ma a me succede sempre, dopo avere indossato la mascherina intonsa nella confezione sanificata, altrimenti non mi è consentito usare alcune esigenze sociali per approvvigionamenti, che si irriti la gola. Il fastidioso effetto mi perseguita per un bel po' di tempo.

Intanto i dirigenti nazionali e locali pensano a come rilanciare l'economia e a mantenere alto l'allarme contro il nuovo flagello.

Le notizie si rincorrono. Da ogni angolo del mondo arrivano notiziari più o meno allarmanti. Quasi tutte le notizie hanno un minimo di catastrofismo, altrimenti non tengono desta l'attenzione degli utenti.
Dalla euforica versione trumpiana contro i nemici cinesi, associata alla misura che anticipa di voler adottare nei confronti della piattaforma social di twitter colpevole di avere censurato alcuni suoi messaggi, un po' eccessivi nella forma secondo i dettami sociali, questa la motivazione di twitter, e spostando l'attenzione qui da noi, in Europa, la strategia non si discosta affatto.
Per tenere desta l'attenzione del branco c'è bisogno di un nemico. Un nemico da dare in pasto all'opinione pubblica: virus o persone; razze e metodi di combattimento: terrorismi da riscaldare!, psicologici, inventati, manipolati!

Sembra che la pandemia e le relative disfunzioni create dagli eventi connessi, in cui, l'uomo, col suo pensiero alimentato dall'ego e la sua brama di possesso che lo rende in assoluto artefice di ogni sfacelo sociale, non sia bastato.
I gruppi d potere hanno cancellato le paure e le logiche spartitorie che hanno messo la sanità pubblica in ginocchio. Non parlano più di welfare. Di giustizia sociale. Di esigenze sociali che accomunano tutti.
Loro, i saggi, conoscono e comprendono i meccanismi del gregge; sanno come pilotarlo. Come rabbonirlo. Tenerlo caldo. Con la paura dell'uomo nero, del babbauh.

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