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lunedì 29 febbraio 2016

L'altra Europa

L'uomo è un animale programmato più che dalla sua cultura dai suoi bisogni e pur di mantenere il benessere raggiunto è capace, in sintesi, di vendere l'anima al diavolo.
I fatti recenti lo dimostrano, purtroppo, ancora una volta.
Cosa pensare quando intere nazioni costruiscono barriere per limitare la libertà degli altri che, secondo il misero pensiero dominante, potrebbero minacciarne la presunta tranquillità economica? E che dire dei mercanti di morte? Non fa differenza se fanno affari vendendo sogni di rinascite su altri territori o vendono armi, droga, documenti, commerciano derrate alimentari infette, distraggono fondi destinati ai bisognosi, violentano donne inermi e bambini.
Sono sempre e comunque assassini in cravatta e doppiopetto che nascondono i loschi affari dietro una parvenza di perbenismo.
courtesy M. Iannino
"l'altra Europa"

L'Europa, gli stati uniti d'Europa si chiudono a riccio davanti alla diaspora del secolo e l'Italia, che diventa passaggio obbligato dei popoli in fuga attraverso il Mediterraneo dalle guerre e dai tiranni africani, litiga sulla legge per le coppie di fatto e per dare dignità giuridica a lesbiche e gay.
Intanto chi è ricco e potente non ne ha bisogno! Prende la scorciatoia dell'utero in affitto all'estero, dove non è fuorilegge, che poi, perché in Italia lo hanno reso fuorilegge questo modo di procreare?

Il discorso si farebbe troppo lungo e ci porterebbe lontano. Specialmente se scantoniamo nella volontà di “possedere” un figlio proprio, in affido, o con modi differenti come se fosse un cagnolino da compagnia. Ma se proprio si è così altruisti e amorevoli perché non andare negli orfanotrofi e nei centri di raccolta dei profughi e si adottano famiglie intere?


I politici italiani sono dei grandi tessitori di lana caprina. Urlano, fanno finta di azzuffarsi, promettono e si tirano indietro. Offrono soluzioni. Propongono l'uomo giusto al posto giusto ma non emerge mai una donna o un uomo indipententi e con una sincera autonomia dai poteri forti. E questo aspetto non è correlato solo alla sfera politica. È contaminata la cultura e i relativi incarichi determinati dal mondo dello spettacolo e della moda. Si può considerare casuale il percorso che accomuna i direttori delle più grandi manifestazioni fieristiche dell'arte figurativa?

La potenza delle lobby decide anche i leader politici. Altro che servizio! La politica non è per i popoli. Le leggi fatte da questi politici sono simili alle case costruite in Abruzzo per i terremotati bisognosi che cadono a pezzi immediatamente dopo la parata inaugurale.

L'esasperazione gioca scherzi imprevedibili nei luoghi della sofferenza e del bisogno, si fa rabbia violenta. Ma non è questo il motivo che deve far riflettere per migliorare le menti europee. Non deve essere la paura ma la solidarietà a vincere e formare l'Europa e gli europei dal pensiero positivo.

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