Pasta al forno ripiena.
Si fa presto a dire: mi andrebbe un bel piatto di PASTA AL FORNO ALLA CALABRESE come la faceva mia mamma!
Andava giù che era un piacere! In
pochi secondi ti leccavi pure il piatto... no, non è
un'esagerazione! La scarpetta era d'obbligo! Sarebbe stato come
commettere un peccato lasciare che si perdesse tutto quel ben di Dio
dopo che Mamma si era impegnata in cucina tra i fornelli e le
pentole, attenta nel dosare i pezzi di carne per il sugo.
Mia mamma nel sugo metteva qualche
pezzo di costatella di maiale, due o tre pezzi di salsiccia
leggermente piccante, un po' di pancetta a pezzettoni, del
gamboncello. Ma detta così non dà il giusto peso alla sua maestria.
Dapprima soffriggeva qualche spicchio
d'aglio insieme alla carne. La lasciava rosolare. Poi aggiungeva un
paio di bottiglie di salsa di pomodoro fatta in casa, sempre
manifattura made mamy.
Poi, preparava le polpettine con la
carne macinata, la mollica di pane raffermo bagnato e strizzato.
Prezzemolo, formaggio pecorino grattugiato, prezzemolo. Rigorosamente
fritti in olio di oliva.
Infine, scottava la pasta grossa,
solitamente penne rigate, che toglieva al dente. La sgocciolava e, in una teglia da forno, faceva un letto sopra il sugo rosso ancora fumante. Tagliuzzava le
uova sode, qualche pugno di provola a cubetti, le polpettine, del
salame e spolverava con abbondante pecorino. Copriva con dell'altra
pasta e versava il sugo. Dopodiché infornava per qualche minuto.
Era una cerimonia di alta passione
culinaria casareccia tramandata da madre a figlia che impegnava tutta
la mattina della domenica.
Oggi è domenica e l'ho mangiata! Grazie mamma.
Oggi è domenica e l'ho mangiata! Grazie mamma.
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.