Pagine

martedì 22 ottobre 2013

Banksy, burlone creativo sulla bancarella a 60 $

aore12
aore12Da Basquiat a Banksy, passando per tutta l'area atipica di cui si fregia il mondo della cultura contemporanea, ancora una volta si assiste alla disinformazione superficiale dei media massificati, e, in parte, anche internet.

I writer, o meglio i pittori di strada contestano coi loro interventi tante cose alla società dei consumi e della proprietà privata (almeno secondo quanto ci hanno detto fin ora gli “intellettuali” che hanno scavato nei meandri della psiche dei grafomani metropolitani).

Disdegnano il possesso ossessivo degli oggetti, dipinti compresi e, per qualcuno, sono dei volgari vandali che deturpano, appunto, la proprietà privata e gli spazi pubblici.

Per queste semplici ragioni le decorazioni dei luoghi degradati delle città sono ritenuti offensivi dalla maggior parte della gente diseducata dai media. Salvo, poi, quando sono messi sull'altare della gloria sempre dalle campagne mediatiche, divenire feticci tesaurizzanti da possedere.

Tra Basquiat e Banksy ci sono radici socioculturali differenti.

Il primo contestava l'emarginazione sociale delle classi deboli con graffi elementari, spesso duri, violenti, descrittivi e giocosi.

Il secondo, dal nome evocativo composto dai suffissi: bank e sy che sfociano in “Banksy” e diventa lo pseudonimo di un gioco lessicale creativo di fine semantica. Perciò è lecito porsi qualche domanda in merito: stando al gioco in questione, il fantomatico pittore di strada è pro o contro le banke?

Forse una prima risposta la possiamo leggere nella bancarella allestita a New York dove, per una sola giornata, ha messo in vendita come una qualsiasi stampa o calco su tela alcuni suoi spray per pochi dollari.

Che si sia voluto burlare del valore economico che i mercanti dell'arte battono sui suoi pezzi rubati dalla strada nei punti rivisitati dal suo ironico spray?

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.