GOVERNO DI SCOPO, DI LARGHE INTESE, POLITICO, TECNICO... ABBIAMO GIA' DATO!
gianni letta |
Qualcosa mi dice che ce la stanno
mettendo n'altra volta n'saccoccia.
Troppo silenzio e troppi segreti di
pulcinella stanno facendo compagnia al presidente incaricato Enrico
Letta nipote di Gianni. Lo stesso che ha fatto da balia al Popolo della Libertà. Quel
Gianni Letta instancabile che ha governato dietro le quinte le linee
guida dei governi a marchio Berlusconi.
Se poi penso a tutta la manfrina delle
elezioni per il presidente della repubblica e alle due squadre di
saggi e all'incarico a Letta per formare il governo e prima ancora
alle figuracce dei politici mi convinco sempre di più che è una
manovra dei poteri forti. Forti nella convinzione che non ci sia
altra strada da percorrere se non questa.
Una strada fatta di austerità per i
poveri. E di benessere per chi sta bene.
Napolitano ha detto ai giornali di
lasciare lavorare in pace Enrico Letta. E c'è un silenzio assurdo!
Monti lo appoggia incondizionatamente.
Berlusconi pure, a condizioni che non ci siano tecnici al governo ma
politici nominati da lui. Tant'è che Alfano è in pole position nel
toto ministri.
Insomma l'Italia si sta incartando
un'altra volta su veti e strategie. E il problema vero è
rappresentato da chi vuole dare ascolto a chi ha portato l'Italia
sull'orlo del baratro.
Bene le larghe intese, la politica
delle convergenze divergenti. Ma come si può dare credito e pensare
di poter governare la crisi con chi la crisi l'ha creata e continua a
dirsi innocente?
Gli applausi a Montecitorio sono stati
pane per la satira di tutto il mondo. Vogliamo davvero farci ridere
ancora dietro?
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