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mercoledì 13 marzo 2013

Milano, sit-in d'amore sulle scale del tribunale

la passione ammorba i cervelli
Ma su dai. Non c'è niente di strano. È la passione, l'amore incondizionato che fa fare certe cose alle persone.
Chi è innamorato queste cose le sa e perciò giustifica tutte le cazzate a chi è arso dal fuoco della passione.
Per amore c'è chi va a cento all'ora per incontrare la bimba sua. Chi scala vette. Chi corre nella notte a fari spenti e chi, sempre per amore, vuole far credere che una minorenne sia la figlia di un faraone che casualmente è passata da casa e si è esibita nel ballo dei sette veli e che abbia fatto innamorare di un amore platonico l'illustre ospite.

Ma c'è anche chi è innamorato della vita sua e quella degli altri. Ama tanto il popolo che arma un partito del fuoco sacro dell'amore cieco.

Dai su. Senza tirarla troppo per le lunghe. Quel manipolo di uomini e donne non ha contestato l'operato della magistratura. Ha inscenato un sit-in a favore dell'amore filiale nei confronti di un padre ideale che tutti vorremmo ma che per forza di cose appartiene solo a loro.
Ma dai hanno fatto come le femen che si denudano per suscitare attenzione. Con una piccola differenza. Le femen non sono espressione del quasi 24% degli elettori italiani.

e poco importa se per ironia della sorte il tutto avviene sotto l'effige di due magistrati martiri, assassinati dalla mafia dei poteri forti

2 commenti:

  1. E meno male che non hanno imitato le "femen": immagina Razzi, Scilipoti, Brunetta & C. in mutande!

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  2. Poveretti mi fanno solamente tanta pena, che tristezza e squallore vedere quei personaggi la davanti, ma però diciamolo lo hanno fatto per amore del capo, non dimenticate che quello è il partito dell'amore ma vaaaaaaaaaaaaa

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