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martedì 4 dicembre 2012

parole senza tempo

Amo i libri in special modo quelli antichi. E chi come me ha la stessa passione sa che non c'è regalo più gradito.

Tempo addietro mi fu regalato un libriccino con la sovracoperta istoriata in argento. Il bassorilievo raffigura un uomo con la barba. Capelli lunghi e sguardo sereno che indica con la mano destra il libro che tiene con la sinistra. Attorno al capo, nell'aureola cesellata, alcune lettere: a sinistra W con sopra il simbolo dell'onda; a destra H e al centro, sulla testa, il numero 8 racchiuso nella lettera O.

Sì, è la Bibbia! Che di tanto in tanto apro. Ma questa volta è stata un'anomalia ad attrarre la mia attenzione e farmela prendere in mano con una certa apprensione. Alcune pagine erano compresse come se qualche corpo estraneo fosse caduto sopra. Ma cosa? Nella posizione in cui è sistemata niente può causare un'anomalia simile. Che sia stato il gesto maldestro di qualcuno?

La apro nel punto che ai miei occhi appare più compromessa e con sorpresa constato che niente è stato rovinato dalla sbadataggine di alcuno. Sì, le pagine sono leggermente spiegazzate ma niente d'irreparabile.

E, una volta sotto gli occhi, inforco gli occhiali e leggo: “Verrà un tempo, infatti, in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, ma, secondo le proprie voglie, si circonderanno di una folla di maestri, facendosi solleticare le orecchie, e storneranno l'udito dalla verità per volgersi alle favole. Tu, però, sii prudente in tutto, sopporta i travagli, fa' opera di evangelista, adempi il tuo ministero”.

Che dire. Sono parole incredibilmente attuali quelle scritte da Paolo a Timoteo verso il 65-66.

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