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domenica 3 giugno 2012

Presidente, a proposito del 2 giugno

Caro Giorgio ti scrivo...


in effetti 66 anni sono un gran bel tempo trascorso tra alti e bassi, inciuci, picconatori, balletti di vario genere tutti attorno ai numeri che prima si riferivano alle lire e adesso agli euro. Soldi, insomma! Ed è sui soldi, anzi sui debiti pubblici, che il governo tecnico voluto da te sta cercando di mettere ordine! E mentre c'è chi fa i salti mortali per onorarli tra nuove e vecchie imposte e lottando con gli imprevisti quali una parcella medica non preventivata, un terremoto che mette in ginocchio mezzo Paese, tu dici che si deve comunque tenere alto il valore simbolico di un compleanno importante come quello nazionale del 2 giugno.
Inutile ricordarti gli altri luoghi disastrati d'Italia perché li conosci bene e sai altrettanto bene che sono ancora coperti di macerie sulle quali altri personaggi hanno fatto o accresciuto la loro fortuna.

Ma torniamo ai numeri:

2.500 gli uomini della parata contro i 6000 dello scorso anno; costo intorno ai 2,9 milioni contro i 4,3 del 2011. insomma un risparmio notevole, non c'è che dire! Ma credo che la sobrietà non si misuri o quantifichi coi numeri, anche se stiamo morendo di spread e titoli tossici.

Da noi in Italia è d'uso piangere ai funerali e interrompere persino i matrimoni per onorare il caro estinto! ma una buona parte ragiona diversamente e fa proprio il motto dei teatranti, quindi: "che lo spettacolo continui!" tutti in piazza per i festeggiamenti dell'arzilla vedova allegra 

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