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sabato 14 aprile 2012

il bigottismo di facebook

Le contraddizioni di facebook.



Facebook è la piazza del web più conosciuta tra ragazzi imprenditori piazzisti gente sola che vuole socializzare o trovare l'anima gemella oppure cercare persone con affinità elettive in comune.

L'iniziale intuizione di Mark Zuckerberger e dei suoi amici di college di mettere in rete qualcosa che tenesse in contatto gli studenti di Harvard si è evoluta ed ora raggiunge un numero di utenti secondo solo a google. È quotato in borsa!

Inutile fare ricerche e analisi sociologiche per spiegare il successo della piattaforma, la lasciamo agli esperti. Però, da utente, mi sembra una presa per il culo la restrizione larvata di legge sulla privacy. Senza dubbio qualche utente non vuole essere disturbato dagli sconosciuti ed è giusto che i gestori del social tutelino la privacy anche perché da queste attenzioni provengono i guadagni stratosferici che hanno imposto facebook nel marketing mondiale. Ma la socializzazione, appunto, dove la mettiamo?

Come spiegare altrimenti quegli account doppi e tripli che si pavoneggiano nel conteggiare migliaia di "amici"?
Non è certamente paragonabile allo stalking una richiesta d'amicizia che presuppone interessi comuni tra sconosciuti.


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