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mercoledì 21 dicembre 2011

PUNTI DI VISTA

Sarà la crisi oppure l'età ma da qualche anno, e non capita solo a me, non si sente più l'atmosfera della festa come quando si era ragazzi. Ricordo che bastavano poche lire per trascorrere una nottata attorno ad un tavolo in cucina o nella sala da pranzo tra odori di mandarini e bucce d'arance sminuzzate per coprire i numeri della tombola in allegria. Bastava una battuta e qualche sfottò per fare buon sangue.
L'odore del cibo cucinato come impone la tradizione rimane tale e quale ma l'atmosfera no, oggi è decisamente cambiata in peggio! Eppure ci sono più opportunità di svaghi e fino a prima della stretta economica anche tanti regali. A proposito di svaghi ho letto che per le feste tra Natale e capodanno avremo alcuni big dello spettacolo: Eugenio Bennato, Franco Califano,Goran Bregovic, Marcello Cirillo... chiamati dai promoter locali con l'ausilio dell'amministrazione provinciale di Catanzaro.
Promoter e amministrazioni locali, pur denunciando la crisi, lamentando, appunto le poche risorse messe a disposizione dagli enti per le feste natalizie, hanno programmato un calendario degno di nota.

A conferma del periodo difficile, Maurizio Senese, in seno alla presentazione del calendario festaiolo ha ribadito che i cachet dei grossi artisti sono ormai improponibili e la formula della compartecipazione tra pubblico e privato è necessaria perché nessuno li aiuta. Anche Roberto Iacobino ha evidenziato la totale assenza di regole che non aiuta gli operatori del settore, sottolineando al tempo stesso la grande professionalità dei calabresi.

Wanda Ferro, presidente della provincia di Catanzaro, nel confermare le ristrettezze economiche, in merito all’appuntamento musicale non ancora confermato per il Capodanno in piazza, ha detto: forse sarebbe stato meglio fare qualche festa in meno negli anni passati, in ogni caso la gente non vuole grandi nomi, ma solo divertirsi stando insieme. Perciò si aspetterebbe anche un gesto spontaneo da parte di cantanti e gruppi locali per offrire un momento di festa e unirsi contro la crisi.
Giusto! Ma proprio in virtù della crisi, perchè promoter e amministrazione pubblica, con il baget a disposizione, non hanno programmato gli eventi con artisti e gruppi locali? Tra l'altro, a volte, anzi spesso i ragazzi trasmettono meglio passione e voglia di musica, nonostante i problemi e gli ostacoli che devono superare per coltivare un sogno.


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