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mercoledì 15 dicembre 2010

Parlamento: tre voti per non governare

Tre voti di scarto per continuare nell’ingovernabilità.
Quanto accaduto ieri alla camera è l’ennesimo episodio di una politica assurda che aumenta il divario tra ricchezza e povertà e divide ulteriormente la politica dai cittadini costretti in gravi disagi economici dai giochini di palazzo.
al di là delle motivazioni date dai parlamentari, che all’ultimo minuto si sono spostati da una parte all’altra, motivazioni che sono risultate fumosi e incomprensibili a una stragrande maggioranza di persone, in Italia e all’estero, di fatto, quanto è accaduto aumenta la frattura tra il mondo d’orato dei politici e la realtà delle famiglie che, a stento, riescono ad arrivare a fine mese.
Lo scarto di due o tre parlamentari ha consentito al governo di continuare a galleggiare ma non a governare la crisi! E mentre all’interno della camera si faceva la conta e si agitavano bandiere per festeggiare non si sa cosa, fuori, Roma era invasa da cittadini stanchi di assistere allo scempio della democrazia per opera dei parolai della politica. Parolai che dovrebbero servire la Repubblica e i cittadini ma che, di fatto, la dominano e sottomettono, altrimenti come spiegare le esaltazioni, i sorrisi e la strafottenza che trapela dalle azioni e dalle risposte?
Se questi signori amassero davvero il loro mandato e rispettassero gli elettori e principalmente i non elettori, vale a dire i giovani, i bambini, gli inermi, dovrebbero cambiare registro e GOVERNARE per il bene della collettività!
Ma sappiamo che non è così! Continueranno a campicchiare, loro, mentre gli altri, noi, sprofonderemo nella barbarie che loro sapientemente hanno seminato.

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