Piove! Si dice che agosto sia “capo d’inverno”. Infatti, dopo il 15 le giornate sono più corte e, dall’oggi al domani, i primi venticelli freschi soffiano sui corpi cancellando il caldo sofferto fino a qualche giorno prima.
C’è chi sospira sollevato e chi rimpiange il sole forte. Chi inizia la routine lavorativa con immensa nostalgia e chi si tuffa energicamente.
Non è cambiato niente! Solo il peso del calendario è ridimensionato; peso ch'è andato a gravare sugli anni che ognuno si sente addosso. Per il resto, tutto rimane invariato: le bugie della politica, gli schieramenti di parte, le ingiustizie, le assurdità dogmatiche delle religioni manichee che, pilotate da scaltri uomini d’affari, inducono i seguaci a compiere efferati crimini contro l’umanità.
Non è cambiata l’arroganza del potere che antepone la quadratura dei conti economici di uno Stato alla cultura e al welfare; governanti aziendali prestati alla gestione comune dello Stato di Diritto che attuano soluzioni sociali come se fossero in una qualsiasi azienda produttiva e mandano al macero intere famiglie pur di risanare i bilanci. Semplice! Molto semplice dire: le anomalie e le esuberanze sono il risultato delle politiche sbagliate dei governi precedenti!
Almeno i governi precedenti lasciavano la dignità di vivere. Ma questo lo sanno benissimo i nuovi ricchi, quelli che si sono arricchiti grazie ai favori della politica dei governi precedenti.
No! Non ci siamo! Il diritto alla vita è inalienabile! Chi governa deve avere il coraggio civile di guardare in faccia le realtà periferiche; i nuovi e vecchi poveri. Chi governa deve sapere perdere qualcosa di suo, qualcosa di superfluo, per lui ma non per chi stenta a mandare i figli a scuola. Deve scommettere nel sociale!
Altrimenti, a che vale dichiararsi contrari alla pena di morte, dichiararsi Cristiani praticanti, essere contro l’aborto e per la famiglia se poi, di fatto, si affama e uccide tutti i giorni con la rilettura delle leggi, la revisione e l’annullamento dello Stato di Diritto?
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