Pagine

martedì 3 agosto 2010

fallo di reazione e affetti

Il fallo di reazione negli affetti familiari


In parole povere, si definisce fallo di reazione il comportamento volgare e ineducato del giocatore che “giustifica” in maniera scorretta e sconvenevole il richiamo dell’arbitro.
La reazione è punita dal codice calcistico con l’ammonizione e l’espulsione, a seconda, se reiterata o pericolosa per l’incolumità dei giocatori o dell’arbitro.
E nella vita comune? Nel menage familiare e nel rapporto amicale, tra colleghi e conoscenti? Vale a dire in quegli ambienti dove a rimanere mortificati, sono gli affetti, i rapporti interpersonali piuttosto che l’inibizione al gioco di squadra e la conseguente possibilità di schieramenti forti e l’ipotetica posizione in classifica?

Si sa, negli ambiti familiari l’amore supera tutti gli ostacoli: le sgarberie del coniuge, dei figli e dei congiunti acquisiti. Ignora persino quelle sgarberie che a volte dimostrano una durezza di cuore spaventosa e indurrebbero persino i fautori montessoriani a punire con ammonizioni ed espulsioni dal campo protettivo domestico i violenti. Ma i genitori hanno cuori grandi e, superata la delusione iniziale, l’attimo cocente scaturito dall’incredula azione mortificante dei figli, riaprono le braccia e accolgono per l’ennesima volta, fino a quando avranno vita, il cuore dei genitori trasformerà in amore l’errore, anche se a volte la tentazione di lasciarli cozzare con la dura realtà e fare esperienze di vita reale al di fuori del mondo dorato costruito da mamma e papà è forte.

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.