L’isola, di Gianfranco Pagliarulo, stampato nel 2009 per i tipi di ibiskos editrice risolo, è un racconto metafisico dai risvolti umani. In bilico tra sogno e realtà, il lettore rivive stralci di letture conosciute, da “il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry; alle “avventure di Alice nel paese delle meraviglie”, del matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, più noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll.
Le favole di Exupéry e Dodgson sembrano contaminare le pagine di Giancarlo, preparano l’humus creativo di una fiaba contemporanea dal sapore esoterico. E Gianfranco prende in prestito, riveduti e corretti secondo una poetica personalissima, i fantasiosi colpi di scena già conosciuti nel “piccolo principe” e nel “mondo di Alice”, non a caso la sua eroina letteraria si chiama appunto Alice ed è proiettata, anzi catapultata attraverso un “buco” in un non luogo, attratta da bagliori strani e personaggi sui generis. È una fiaba moderna, dai risvolti, se vogliamo prevedibili ma non ovvi. Il colpo di scena segue e stimola la lettura in una trama per niente scontata.
Gianfranco Pagliarulo nasce a Bari il 16 settembre del ’49; conseguita la maturità, si iscrive a Lettere e Filosofia, ma siamo nel '68; Gianfranco vive e respira l’aria del movimento studentesco sessantottino al quale partecipa con passione.
Giornalista pubblicista è senatore della Repubblica nella XVI legislatura (2001/2006) nel gruppo misto. È stato membro dell’11a commissione permanente del lavoro e previdenza sociale; e della commissione speciale per l’esame di disegni di legge di conversioni di decreti legge; membro della commissione d’inchiesta uranio impoverito; nonché membro della commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle “morti bianche” e membro della commissione parlamentare per l’infanzia.
(mario iannino)