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giovedì 15 aprile 2010

Politichese, proclami populisti


Ogni qual volta ci si trova davanti ad una novità, un bivio che potrebbe cambiare la vita, tutti, indistintamente, si pongono degli interrogativi e i pochi dubbi, immediatamente esorcizzati, sono sotterrati dalle migliori attese personali; come la nascita di un figlio, l’inizio di un nuovo anno, un corso di studi, e perché no: un lavoro se pur precario, un nuovo governo e così via. all’inizio, il cambiamento è nei proclami. Le parole di buon auspicio inebriano chi le pronuncia e chi le ascolta.
Si stappa qualche bottiglia con le bollicine e… cin cin… speriamo bene!

Ieri, in Calabria, si è insediato il nuovo presidente regionale e pare che abbia le idee abbastanza chiare, stando a quanto dichiara:
''Non avrò nessuna tolleranza per i delinquenti; chi ha sottratto risorse alla mia regione è mio nemico. Il Pd e Loiero sono avversari, mentre i nemici sono la borghesia mafiosa e quelli che vogliono arricchirsi; il mio nemico è la 'ndrangheta''.

''Ogni forma d’indebita pressione che può arrivare o alcuni messaggi che non capisco o che forse riesco a comprendere - ha proseguito Scopelliti - non scuotono la mia coscienza né mi creano allarmismo. Sono una spinta in più ad accelerare il cammino. Non ci sono altre questioni che mi possano preoccupare, perché questa classe dirigente che oggi ha vinto è consapevole che bisogna andare avanti su questa strada''.
E ancora:
''Io ho una battaglia da portare avanti ed è la battaglia dei nostri figli che devono vivere in una Calabria diversa. E siccome questa è la battaglia della Calabria e dei cittadini onesti, io metterò in campo ogni sforzo utile per conseguire questo risultato. Sarà difficile, sarà impossibile, ci hanno provato in tanti e ci hanno lasciato le penne perché sono stati sconfitti. Ma questa è la motivazione vera che mi ha spinto ad assumere questo ruolo. Sappiate che tutto ciò che andrò a fare lo farò nell'interesse supremo e non di qualcuno. Non ho paura di fronteggiare quelli che in maniera subdola o in maniera molto chiara o trasparente si metteranno contro il cammino indicato dal popolo calabrese che ha fatto una scelta di vita insegnando una cosa grande alla politica calabrese. Non voglio disperdere questo patrimonio: voglio raccoglierlo e rappresentarlo nel futuro per i nostri figli''.

La riflessione iniziale porta in sé la positività della speranza che tutti noi riponiamo nei cambiamenti epocali, a prescindere da chi e quanti, nonostante i brindisi beneauguranti, non vedono mai nulla di nuovo all’orizzonte ma che comunque continuano a sperare nel cambiamento positivo forse perché nel frattempo, tra mille peripezie economiche, in ossequio alla tradizione, stappano spumante da due soldi con l'occhio proteso alla pila dei conti correnti da pagare a fine mese, accatastata lì, sul comò, in attesa di essere evasa.
Per questa gente, che è la maggioranza dei cittadini italiani, per noi tutti!, speriamo che le parole diventino fatti e non rimangano sterili proclami, si concretizzino in servizi, lavoro, per migliorare la qualità della vita e abbandonare definitivamente una sequela di pagine inutili scritte sulla Calabria e l’Italia intera.