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sabato 17 aprile 2010

giunta calabrese, tra manuale cencelli e indicazioni romane


Nulla di nuovo sotto il cielo della Calabria. La politica locale riflette le strategie del passato: enfasi, proposte d’intenti, spartizioni e… volti “nuovi” che non si sono messi in gioco nelle tornate elettorali ma che si trovano a occupare posti delicatissimi, alla guida di assessorati strategici per lo sviluppo della regione. Anche se molti di questi uomini si sono già cimentati nelle giunte locali precedenti e non hanno risolto nessuno dei problemi sociali e territoriali.
Per Scopelliti la “Giunta è forte e credibile” e sostiene di avere mantenuto il primo impegno con i calabresi.

Giuseppe Scopelliti, dopo il varo dell’esecutivo, avvenuto ieri sera, affiancato dalla vice presidente Antonella Stasi (esterna, presidente di Confindustria Crotone) e di nove assessori (sette del pdl e due dell’Udc) ha incontrato la stampa nella sede della presidenza di palazzo Alemanni, a Catanzaro.

Nel corso dell’incontro ha affermato che:
“le cinque province calabresi sono rappresentati in Giunta. Ora comincia il lavoro per dare risposte serie ai tanti problemi della nostra terra. E, nell’individuazione degli assessori non ci sono stati per nulla problemi, sono state scelte persone che hanno voglia di sudare, passione e amore per la Calabria”. Ecco, qui nasce il dubbio: perché non si sono messi in gioco fattivamente questi “esterni” così da dire anche a chi non li conosce della loro “passione per la Calabria” delle potenzialità represse che metteranno a disposizione della Calabria e dei calabresi per sviluppare pirotecniche strategie occupazionali e di sistema sociale?
Per il momento, la strategia politica non sembra cambiare per niente e non rompe col passato.
Scopelliti tiene la delega alla sanità,(come Loiero, d'altronde) al turismo e ai trasporti, ma dice che, probabilmente, nei prossimi mesi ci potrà essere la nomina di un nuovo assessore. Due sottosegretari e negli incarichi dirigenziali troveranno spazio altre donne.
“La gente ci ha dato un grande consenso - ha affermato ancora Scopelliti, sempre nel corso dell’incontro con i giornalisti - e vede in noi persone capaci di dare risposte alle problematiche che da anni frenano lo sviluppo di questa terra. Abbiamo fatto un gioco di squadra e la composizione dell’esecutivo è stata dettata anche dalla visione globale dei problemi calabresi. Ora la squadra è stata varata e comincia il nostro impegno, concreto, per il rilancio e lo sviluppo”.
Nel corso Dell’incontro la neo vice presidente, Stasi, ha rilevato che “in politica le donne trovano poco spazio, ma quando sono in campo, sanno giocare bene. Io sono impegnata in Confindustria e gestisco con mio marito una piccola impresa. Dico a me stessa, al presidente e ai colleghi di Giunta che ora dobbiamo fare, e in fretta, perché le imprese della nostra regione e i calabresi tutti non possono più aspettare”.
È vero! I calabresi non possono più aspettare! Vogliono serietà e coerenza logica; vorrebbero che la politica, l'Arte di governare le società fosse affidata alle persone che hanno la cultura della “polis”, della società, e degli atti genuinamente solidali, specie nei confronti dei deboli!
I tecnici, validi e irrinunciabili esperti del mondo del lavoro e della cultura, possono e devono essere impegnati nelle strategie concrete che producono saperi, ricchezze, in sintesi, nelle strutture tecnico/scientifiche dei vari assessorati!, e non viceversa.
Da queste analisi sorgono, spero, per il bene dei calabresi, infondate, perplessità sui proclamati cambiamenti epocali sbandierati con enfasi in questi ultimi mesi.